L’origine delle Grotte dell’Angelo risale a 35 milioni di anni fa. Si tratta delle grotte più importanti dell’Italia del Sud, attraversate dal fiume sotterraneo Tanagro.
Le Grotte di Pertosa si snodano in una suggestiva serie di cunicoli ed antri, fino a terminare in tante “Sale” naturali, tutte con una caratteristica diversa.
Grazie alla loro particolare conformazione, le Grotte non sono state scalfite nemmeno dall’ultimo terremoto che ha distrutto mezzo Vallo di Diano.
La permanenza dell’uomo ha interferito con la costruzione calcarea di stalattiti e stalagmiti, andando a toccare la superficie delle opere calcaree naturali e lasciando così una patina che non ha più permesso alle gocce di calcio di far crescere ulteriormente le colonnine naturali.
Il percorso turistico si effettua attraverso cunicoli, gallerie, strettoie e grandi Sale: tra le tante segnaliamo la Sala delle Meraviglie, quella Grande e la Sala dei Pipistrelli.
Le Grotte dell’Angelo per la loro suggestione sono state scelte dal regista Dario Argento, che ha girato in questi luoghi le riprese del Fantasma dell’Opera.
Le Grotte si sono ultimamente prestate alla materializzazione di uno dei classici della letteratura italiana: l’Inferno di Dante.
La magia si ripete ogni fine settimana: con la guida di Dante in persona ci si inoltra nei cunicoli scavati nelle viscere della montagna e, di caverna in caverna, si incontrano Paolo e Francesca, Ulisse, Minosse, il Conte Ugolino e molti altri protagonisti della prima cantica della Divina Commedia.
Sono gli spettatori a muoversi all’interno della scena e ad andare incontro ai personaggi. “Nell’Inferno di Dante” il pubblico viene diviso in gruppi da 35 unità, affidato ad un “Dante” ed in compagnia di questi, attraversa i dieci cerchi dell’Inferno, immaginato dal Sommo Poeta, Dante, accoglie il pubblico e dopo aver recitato per intero il primo canto dell’Inferno introduce il proprio gruppo di spettatori–visitatori nell’antro delle grotte, dove in prossimità di una istallazione artistica, che riproduce l’immagine di Beatrice, descrive l’incontro di Virgilio con Beatrice.
Nel secondo cerchio il pubblico incontra Paolo e Francesca, qui il Dante, recita i versi poetici del quinto canto.
Si attraversano poi il terzo il quarto ed il quinto cerchio, incontrando i diavoli: Cerbero, Pluto, e Flegias, messi a guardia di ognuno dei cerchi, e le anime dei peccatori che in essi scontano la loro pena.
Nel sesto cerchio, ambientato nella cosiddetta Grande Sala, si ritrova Farinata degli Uberti e Cavalcante Cavalcanti.
A seguire Pier delle Vigne, trasformato in albero di Pruno, Ulisse e Diomede, il Conte Ugolino ed infine Lucifero.
È un’esperienza unica al mondo, non si può far a meno di vivere sulla propria pelle l’inferno dantesco in un luogo che sembra riprodurre fedelmente l’immaginazione del Sommo Poeta.