Veleni, polemiche, errori arbitrali e parole grosse. Così verrà ricordato il big match della 25esima giornata di serie A tra Milan e Juventus, finito 1-1 con le reti di Nocerino per i rossoneri e di Matri per la Vecchia Signora. Un risultato compromesso dagli erroracci della terna arbitrale, guidata da Tagliavento, capace di non vedere il gol solare di Muntari – con palla ampiamente al di là della linea di porta – e di annullare per un fuorigioco inesistente il gol di Alessandro Matri. In più, il violento battibecco tra l’ad rossonero Galliani e Antonio Conte ha ancor più reso infuocato un clima che in campo era a dir poco bollente (vedi pugno di Mexes a Borriello). Il pari comunque serve a poco a entrambe: la classifica vede il Milan in testa 51 punti, la Juve subito a ruota con 50. I bianconeri devono però recuperare il match in trasferta con il Bologna, sospeso lo scorso 12 febbraio causa neve.
Staccate, a quota 45 punti, Lazio e Udinese. I biancocelesti superano 1-0 una Fiorentina in caduta libera grazie al solito Klose e si mettono alle spalle una settimana difficile, iniziata con le dimissioni di Reja – poi ritirate dopo un colloquio chiarificatore tra il tecnico e il patron Lotito – e l’eliminazione dalla Europa League per mano dell’Atletico Madrid. L’Udinese continua il suo sogno Champions, trascinata a Bologna dai gol di Di Natale, Basta e Floro Flores, quest’ultimo a segno dopo l’1-2 di Kone. Gli emiliani si fermano dopo sette risultati utili, ora il vantaggio sulla zona retrocessione scende a + 4 punti.
Terza vittoria di seguito del Napoli, la quarta se si comprende anche il 3-1 in Champions League sul Chelsea.
Gli uomini di Mazzarri sfruttano il momento d’oro di Lavezzi, autore del decisivo 1-0 sull’Inter, e si portano a -5 dal terzo posto, traguardo ancora lontano, ma non più un miraggio come qualche domenica fa. Se gli azzurri hanno superato il periodo di appannamento di inizio anno, l’Inter invece non riesce a uscire dal tunnel. Partita scialba e senza mordente quella dei meneghini, sciuponi alla fine con un Pazzini incapace di piazzare la zuccata vincente, tutto solo in area a pochi metri da De Sanctis. Ranieri per ora resta in panchina, ma un’ulteriore ko potrebbe costargli il posto.
Crolla la Roma a Bergamo, travolta dall’Atalanta per 4-1. Orobici trascinati da uno scatenato German
Denis, autore di una tripletta, accompagnata dalla rete di Marilungo. Roma troppo brutta per essere vera, condannata anche dalle espulsioni di Osvaldo prima e di Cassetti poi. A salvarsi è il solo Borini, autore dell’unica rete romanista, convocato da Prandelli per l’amichevole tra Italia e Usa.
Piacevoli sorprese da Catania e Chievo, appaiate a 33 punti e ormai vicine a tagliare il traguardo della
salvezza. I siciliani regolano in casa il Novara per 3-1, regalando spettacolo e grandi giocate – da urlo il gol di Marchese al volo dalla lunga distanza. Un gol in spaccata di Moscardelli consente ai veronesi di avere la meglio sul Cesena del neo-mister Beretta, terzo tecnico della stagione in casa bianconera.
Siena vs Lecce, la battaglia per la salvezza continua. Le due avversarie per il diciassettesimo posto, l’ultimo
buono per la permanenza in massima serie, vincono e proseguono la loro lotta sul filo dei punti. Il Siena travolge in rimonta il Palermo, avanti con Budan, ma in dieci uomini per tutto il match dopo l’espulsione a freddo di Balzaretti.
Di Terzi, Bogdani, Rossettini e Brienza le reti del successo senese. Il Lecce sorprende il Cagliari al “Sant’Elia” e conquista la sua seconda vittoria di fila dopo il roboante 4-1 casalingo contro il Siena. Muriel e Bertolacci i
marcatori salentini di giornata, inutile il pari provvisorio di Larrivey su rigore. La classifica ora vede il Siena a 26 punti, due più del Lecce. 2-2 rocambolesco al “Ferraris” tra Genoa e Parma. Ducali avanti per 2-0, poi la rimonta di Palacio che strappa il pari al 97’. Una buona notizia per la panchina del tecnico genoano Marino, salvato in extremis dalla seconda sconfitta casalinga di fila.