Parte da Villamayor de Santiago, paesino spagnolo a circa 130 chilometri da Madrid, una fortissima iniziativa atta al rilancio dell’economia.
Secondo quanto riferisce il “Mail online”, gli abitanti di questo comune di circa 2.500 anime situato nella comunità autonoma di Castiglia-La Mancia, avevano conservato le pesetas per paura che l’euro crollasse.
Colpiti da una pesante disoccupazione – un terzo degli abitanti è senza lavoro -, con i prezzi dei prodotti alimentari aumentati del 43% dal 2002 e una sfiducia sempre maggiore nei confronti della moneta unica, i negozianti hanno deciso di tornare ad accettare le pesetas nella speranza che alcuni residenti ricomincino ad usarle.
L’iniziativa potrebbe seriamente innescare la miccia in una Spagna che, secondo le stime, possiede ancora 1,7 miliardi di euro in pesetas.
Inoltre, a differenza degli altri Paesi della zona euro, le vecchie monete possono ancora essere cambiate presso la Banca di Spagna a Madrid.