La prima serata è stata un successo, applausi a scena aperta hanno accolto l’interpretazione di Luca Angeletti nel monologo “Alla fine lui muore” prodotto da Antonia Liskova e diretto da Daniele Prato.
Una finestra sul mondo aperta da un bambino, uno come tanti che sta per incontrare Gesù, un passo importante ma dal quale sembra essere poco coinvolto. Parla di tutto, racconta al pubblico le sue 75 opinioni che spaziano dalla sua mitica ricetta del latte col Nesquik fino all’odio nascosto verso i genitori passando per sogni, progetti futuri, insomma una visione a 360 gradi fatta da un bambino e soprattutto con il linguaggio di un bambino, semplice e chiaro che arriva dritto al sodo. Nulla è lasciato al caso, esempio lampante l’abbigliamento e la scenografia, quest’ultima composta da fogli A4 che creano uno spazio atemporale; il bambino non ha le scarpe ma è elegantissimo, tuttavia sul petto ha una macchia di cioccolato, che potrebbe rappresentare tante cose, dal disegno ad una medaglia al valore, aperto alla considerazione di chi guarda. Un percorso interiore, tagliente, ma soprattutto vero, quello che il protagonista compie attraverso i suoi lucidi ragionamenti. Una bravura indiscussa insomma quella di Luca Angeletti che nella serata d’apertura ha fatto il pieno ed ha commosso la bravissima attrice Antonia Liskova, produttrice. Il monologo sarà in scena al teatro Cometa Off di Roma fino a domenica 1 aprile e sicuramente continuerà a suscitare ammirazione ed ampi consensi.
Foto di Fabio Mazzarella (da sx Leonarda Imbornone, Luca Angeletti, Antonia Liskova, Daniele Prato)