Lo scorso sabato sera il direttore d’orchestra Andrea Battistoni, a “Che tempo che fa”, ha incolpato i flauti dolci suonati nelle scuole di essere i principali assassini dell’amore per la musica dei giovani italiani.
Accompagna le sue parole una sinfonia conciliante, suonata dai più grandi direttori e compositori italiani.
Il violinista Salvatore Accardo, commentando le affermazioni di Battistoni, dichiara: “Far studiare la musica ai bambini facendo suonare loro questi strumentini stonati non va bene, ma non è certo dei flauti la colpa principale dello scarso amore per la musica e della conseguente ignoranza musicale dei giovani… I bambini sono come spugne, assorbono tutto e non hanno difficoltà ad ascoltare musiche di compositori come Schoenberg o Webern, che per noi invece sono ostici. Certo, se si abituano a conoscere la musica solo attraverso i flautini, avranno difficoltà poi a sentire una sinfonia di Mahler!”
Per il Premio Oscar Ennio Morricone il vero problema è che “gli insegnanti di musica dovrebbero prima fare dei corsi”. Il compositore premio Oscar racconta di avere affrontato il problema della riforma dell’insegnamento della musica nella scuola, qualche anno fa, con l’allora ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer.
Non ha dubbi il compositore Giorgio Battistelli, accademico di Santa Cecilia e direttore artistico dell’Orchestra della Toscana, che afferma: “Questi flauti di plastica usati nelle scuole, non vanno bene. Sono il simbolo di poca fantasia, di pigrizia culturale e intellettuale.”