Ha preferito bruciare vive le sue bambine piuttosto che riportarle dalla madre.
E’ il folle gesto di un quarantenne danese, Peter Thue, che, dopo una breve vacanza trascorsa con loro, le ha uccise. A scatenare la rabbia dell’uomo è stata la drammatica fine di una lite familiare con la moglie, che voleva portare via al suo ex compagno le due figlie avute con lui, Line Sofie di nove anni e Marlene Marie di dieci.
Nel suo piano iniziale l’uomo si sarebbe dovuto suicidare con loro, per concludere una vita fatta di disoccupazione, pignoramenti e una famiglia distrutta.
Durante il ritorno a casa, una delle due bambine ha accusato nausea da viaggio, e così il padre le ha drogate entrambe, è uscito dall’autostrada e si è diretto verso un bosco. Dopo avere cosparso l’auto con due taniche di benzina, ha appiccato il fuoco lasciando le piccole, da sole, andare incontro alla morte.
E’ sceso all’ultimo momento dall’auto assistendo i due corpicini carbonizzarsi. Al processo in corso l’uomo ha confessato l’amara verità e i motivi che lo hanno condotto ad un gesto così drammatico.
