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Papa Benedetto XVI incontra Fidel Castro

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Benedetto XVI  dopo aver celebrato la liturgia nella Plaza de la Revolucion, luogo sacro al regime   dell’Avana,  incontra, nelle ore finali della sua tappa cubana, alla Nunziatura Apostolica dell’Avana il massimo esponente della rivoluzione, nonchè leader indiscusso del comunismo cubano l’ormai vecchio e malato Fidel Castro.  Un incontro definito dal portavoce vaticano Federico Lombardi “vivace, intenso, cordiale”. “Cosa fa un Papa?” sembra aver chiesto fidel Castro al Pontefice. “E’ al servizio della Chiesa universale” ha risposto Benedetto  XVI parlandogli  dei suoi viaggi e delle sue missioni.

Il leader comunista continua il suo dialogo con il Papa durato circa mezz’ora, informandosi su ciò che sta accadendo  nel mondo, su cosa ne pensa il Pontefice di queste difficoltà della moderna società e su come è cambiata la liturgia. Castro chiede al Papa anche dei libri che lui può consigliargli.  Benedetto XVI si mostra molto sensibile ai problemi di Cuba, infatti se da un lato invoca più libertà per la Chiesa cubana dall’altro addita per la prima volta misure economiche restrittive imposte dal di fuori del paese che pesano negativamente sulla popolazione.

E’ urgente nella convivenza umana nazionale ed internazionale eliminare posizioni inamovibili e i punti di vista unilaterali che rendono più ardua l’intesa ed inefficace lo sforzo di collaborazione. Hasta siempre Cuba, che Dio benedica il tuo futuro! Così il Papa ha salutato ieri  Cuba sotto la pioggia, poi prima di congedarsi all’aeroporto Josè Martì de la Avana ha detto: “La luce del Signore che ha brillato con fulgore non si spenga in chi l’ha accolta ed aiuti tutti a rafforzare la concordia e a far fruttificare il meglio dell’anima cubana, i suoi valori più nobili sui quali è possibile fondare una società di ampi orizzonti rinnovata e riconciliata”.     

1 COMMENTO

  1. FIDEL CASTRO DOMANDANDO AL PAPA QUAL’ERA IL SUO COMPITO, INTENDEVA DIRE
    ELEGANTEMENTE A CHE SERVI? INUTILE  SOTTOLINIARE CHE IL PAPA SI ASPETTAVA  DA FIDEL CHE SI CONVERTISSE  ALLA CHIESA CATTOLICA SAREBBE STATO IL COLPO PIU’ GROSSO DI UN PONTEFICE, PER FORTUNA FIDEL E’ UN DITTATORE INTELLIGENTE  E  HA VOLUTO SOLO FAR CAPIRE CHE IL PAPA  AL  MONDO E’ INUTILE, CIO’NONOSTANTE  HA DATO LA POSSIBILITA’ AI CUBANI  DI SCEGLIERE LA RELIGIONE CHE VOGLIONO, MA DARE LORO LA LIBERTA POLITICA NON SE NE PARLA PROPRIO. PROF.MAGO SILVA  

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