Oggi 23 aprile si festeggia san Giorgio. Patrono dell’Inghilterra, di intere regioni spagnole, del Portogallo, della Lituania e di alcune città italiane quali Genova, Campobasso, Ferrara e Reggio Calabria, è uno dei santi maggiormente venerati sia in occidente che in oriente. Di lui non si hanno molte notizie e la sua figura è avvolta nel mistero. Da secoli gli studiosi cercano di capire chi fosse san Giorgio e quando e dove fosse vissuto.
Secondo una leggenda San Giorgio uccise un drago consentendo ad una bella principessa, che stava per essere sacrificata all’orribile creatura, di salvarsi. Nel Medioevo la lotta di san Giorgio contro il drago diviene il simbolo della lotta del bene contro il male e per questo il mondo della cavalleria vi vide incarnati i suoi ideali.
E’ considerato il patrono dei cavalieri, degli armaioli, dei soldati, degli schermitori, degli arcieri, dei sellai, è invocato contro la peste, la lebbra e la sifilide, i serpenti velenosi, le malattie della testa e in particolar modo nei paesi alle pendici del Vesuvio contro le eruzioni del vulcano. Qui sorge una città a lui dedicata, San Giorgio a Cremano (Napoli). Nel 993 gli abitanti di quell’area costruirono una piccola cappella, dopo essersi raccomandati a san Giorgio che li aveva protetti e salvati da un’eruzione del Vesuvio. Perciò quel posto venne chiamato San Georgii ad Crematum (cioè, costruito su terra cremata, bruciata dal Vesuvio).
Delle eruzioni successive distrussero la cappella e non ci sono molte informazioni riguardo alla città antica poiché una violenta eruzione, di nuovo nel 1631, distrusse il centro della città con tutti i suoi documenti.
Dopo molte torture che non riuscirono ad ucciderlo, san Giorgio venne decapitato e morì nell’anno 303, promettendo protezione a coloro che avessero adorato le sue reliquie. Il più delle volte viene ritratto come un cavaliere che difende una principessa uccidendo un drago.
Oggi la festa di San Giorgio dura otto giorni, con cerimonie religiose e una processione, avvenimenti culturali, mostre di artigiani locali, una visita guidata delle Ville Vesuviane e fuochi artificiali, che di solito sono molto spettacolari, specialmente in questa parte d’Italia. È inoltre noto che San Giorgio è il patrono dei Rom, i quali lo celebrano il 6 di maggio con la loro più importante festa, detta in romanè Gurgevdan.