Salvatore T. un 54enne che nella notte del 27 aprile girava sulla suddetta strada con la sua bicicletta, è stato investito.
L’automobilista, un 48enne di Sant’Anastasia (Napoli), alla guida di una Skoda Fabia si sarebbe giustificato attribuendo la colpa alla scarsa illuminazione della strada, comune problema in tutto il napoletano.
Subito dopo l’incidente, il guidatore si è fermato repentinamente e ha chiamato il 118.
Il ferito é stato trasferito all’ospedale di Aversa, dove è morto due ore dopo il ricovero.
Sul luogo dell’impatto, ad effettuare i rilievi, gli agenti del commissariato di Giugliano. All’automobilista è stata ritirata la patente e applicato il sequestro dell’auto.
Il pm ha disposto l’esame autoptico della salma – insieme ai ritrovamenti degli agenti di Frattamaggiore – per riscontrare se, nell’incidente, la velocità dell’auto era superiore ai limiti imposti e le altre eventuali cause.
Non sappiamo come sono andati veramente i fatti, la ricostruzione forense ci verrà in aiuto. Indubbiamente, però, le strade partenopee sono impraticabili, poco illuminate, rovinate e senza un criterio di parcheggio. Per quanto la colpa possa essere del 48enne alla guida dell’automobile, il comune di Napoli, la provincia e la regione Campania dovrebbero porre rimedio ad una situazione tragica come quella urbanistica napoletana.
LA COLPA SAREBBE DEL POVERO CICLISTA MORTO,
DI NOTTE NON DEVONO CIRCOLARE LE BICI.
GENERALMENTE SONO ANCHE SENZA LUCI..(*)