Rispunta Sebastian Vettel. Dopo tre gare in chiaroscuro, il campione della mondo della Red Bull ha ottenuto la sua prima vittoria stagionale nel Gp del Bahrain. Un successo che regala al tedesco anche il primo posto in classifica mondiale con 53 punti, quattro in più di Lewis Hamilton.
Vittoria in scioltezza? Non proprio. Vettel è partito bene, controllando la testa del gruppo dagli avversari, ma ha dovuto far fronte sin dai primi giri ad una sorprendente Lotus, la vera novità di giornata.
Prima è stato il turno di Grosjean, capace di scalzare Hamilton dal secondo posto dopo un ottimo scatto al via e di rischiare di avvicinarsi al capoclassifica.
I pericoli più grossi per Vettel, però, sono arrivati a metà gara da Kimi Raikkonen. Il finlandese, partito 11°, grazie ad una serie di sorpassi è riuscito a scalare la graduatoria e dopo la girandola di pit-stop è arrivato ad occupare la terza posizione dietro il compagno di squadra, poi superato al giro 24. Da lì la rincorsa al campione della Red Bull, un’impresa diventata possibile quando a dividere i due era solo mezzo secondo. L’ultima fermata ai box però ha riallargato il divario, spianando la strada al successo di Vettel.
La Lotus-Renault comunque è tornata: il meritato podio conquistato dai suoi piloti – Grosjean ha terminato in terza posizione – dimostra che per il campionato mondiale quest’anno c’è una forza in più. Quarta l’altra Red Bull di Mark Webber.
Tanto rammarico in casa McLaren. Sfortunatissimo Hamilton, partito affianco a Vettel e alla fine della gara soltanto ottavo. Fatali per l’inglese le esitazioni dei meccanici ai pit-stop, che in due occasioni hanno indugiato troppo facendo perdere al pilota posizioni e punti preziosi. Peggio ancora è andata a Button, autore di una brutta partenza e di una gara tutt’altro che brillante, finita poco prima della bandiera a scacchi per una foratura. Dal Bahrain, dunque, la McLaren torna a casa con soli quattro punti: un risultato bugiardo, vista la competitività delle due frecce d’argento dimostrata finora e il buon feeling con i pneumatici, mescole medie comprese.
Alonso e Massa portano punti alla Ferrari, di questi tempi un risultato da tenersi stretto. Lo spagnolo è arrivato settimo, nono posto per il brasiliano. Entrambi bravissimi in partenza, hanno dovuto fare i conti con una Rossa ancora lontana dai livelli sperati e costretta più volte a difendersi dalle insidie degli inseguitori, anche quelli meno quotati. Punti importanti soprattutto per Felipe Massa, finora a secco.
Dalla gara di Barcellona dovrebbero arrivare importanti aggiornamenti tecnici: il popolo ferrarista spera di rivedere le Rosse ai piani alti della classifica, da dove ormai mancano da troppo tempo.
Da segnalare l’ottima prestazione di Paul Di Resta: lo scozzese della Force India, che ha optato per una strategia di due soli pit-stop, ha concluso al sesto posto, miglior piazzamento della sua carriera.
Mercedes: quinto Rosberg, molto indisciplinato con due manovre ai limiti del regolamento su Hamilton e Alonso e che potrebbero costargli penalizzazioni da scontare nel prossimo Gp.
Schumacher, invece, ha chiuso in decima posizione dopo esser partito in penultima fila.