Tra tutti, Rosberg. Il tedesco della Mercedes batte tutti nelle qualifiche del Gp di Cina e conquista la prima pole position della sua carriera, regalando a Ross Brawn il primo vero risultato di rilievo dopo due anni di magra.
Già in palla nelle libere, Nico ha fatto sua la prima piazza della griglia con un giro da urlo: 1’35’121’. Nulla ha potuto Lewis Hamilton, staccato di cinque decimi e che domani scatterà però dalla settima posizione a causa della penalità ricevuta per aver sostituito il cambio.
A far compagnia a Rosberg, allora, ci sarà il suo compagno di team Michael Schumacher, anch’egli apparso in grande spolvero fin dalle libere del venerdì.
La Mercedes, dunque, conferma di essere molto competitiva nel sabato di prove ufficiali. La gara, però, rivelerà il vero potenziale della scuderia tedesca: l’incognita principale è il degrado dei pneumatici alla lunga distanza, fattore che già nei primi due appuntamenti iridati ha compromesso le performance dei suoi driver. Non a caso la squadra tedesca ha finora conquistato un solo punto, frutto del decimo posto ottenuto da Schumacher in terra malese.
Le sorprese però non sono finite: inedita anche la seconda fila, occupata da Kobayashi e Raikkonen. Jenson Button è quinto davanti ad un attardato Webber. Buona anche la prestazione di Sergio Perez, reduce dal secondo posto ottenuto in Malesia: il messicano si è classificato ottavo davanti a Fernando Alonso, che a sua volta precede Grosjean della Lotus.
Ancora una qualifica deludente per le Ferrari, alla ricerca del giusto equilibrio nel giro veloce, lontano però ancora dal vedersi. A Maranello sperano di nuovo nella pioggia per replicare il successo a sorpresa di Sepang. Un po’ se lo augura anche Felipe Massa, dodicesimo ed eliminato in Q2. Il brasiliano deve scrollarsi di dosso l’aura di scetticismo che si è creata dopo i due “zero” ottenuti nelle prime due gare della stagione. Sarà fondamentale la strategia disegnata dal team, se poi cadrà di nuovo acqua dal cielo nel corso del Gp, allora sarà di nuovo spettacolo.
Il vero assente ingiustificato è Sebastian Vettel, in un’anonima undicesima posizione. Il bi-campione del mondo non è riuscito ad entrare nella top ten dopo aver rischiato il taglio anche nella Q1.
Neanche una pole in tre Gp, qualcosa in casa Red Bull si è inceppato. Il 2011, anno dei record, pare essere solo uno sbiadito ricordo, almeno per il discorso pole position.
Ora i rivali sono senza dubbio più forti e competitivi, ma la scuderia austriaca non assomiglia, seppur il campionato sia appena all’inizio, a quella macchina da guerra capace di demolire record e di strapazzare gli avversari praticamente in ogni corsa.
Domani la storia della gara potrà smentire tutti ma risalire la china per il tedeschino e la sua squadra sembra oggettivamente un’impresa.