Se tra due amici uno dicesse all’altro “Andiamo a vedere uno spettacolo con un omicidio e un investigatore che indaga” penso che l’ultima cosa che verrebbe in mente sia una messinscena come quella creata da Marco Ciccotti.
Non è semplicemente uno spettacolo comico che fa la parodia ai noir e gialli, il nano Egidio presenta una demenzialità che spesso spiazza.
“Ma è uno spettacolo ‘bello’ o ‘brutto’?” scommetto che qualche spettatore più ‘’impegnato’’ si potrebbe porre questa domanda addirittura pronto ad aprirne un dibattito; a mio avviso questa è la prova del nove che è improprio parlare di ‘’bellezza’’ o ‘’bruttezza’’ per spettacoli teatrali; come lo stesso Ciccotti ha detto in un’occasione precedente: questo è teatro di serie B.
Non è un caso, infatti, che tutta una serie di film a basso costo un tempo considerati ‘’brutti’’ ora sono addirittura dei cult e osannati specialmente dopo il pubblico apprezzamento di guru del cinema o Tarantino di turno; e perché per il teatro non potrebbe valere la stessa cosa?
Simposi sul valore artistico a parte, il Nano Egidio è uno spettacolo che offre un tipo di comicità originale, non ha una morale che vuole lasciare al pubblico ma solo far ridere; e forse è molto meglio così rispetto a tantissimi altri tentativi in circolazione di tirar fuori uno spettacolo comico ma che poi diventano patetici.
Salve Samuel Krapp,
volevo ringraziarti per l’articolo, sono emozionato perché sono all’esordio come drammaturgo e questa è anche una delle prime volte che qualcuno parla di un mio spettacolo.
Una piccola correzione però devo chiederti, il mio cognome è Ceccotti e non Ciccotti.
Rimanendo in attesa di un Tarantino teatrale, che oltre ad essere cacofonico sia anche generoso, mi auguro di vederti alle prossime stagioni.
Cordialmente,
Marco & il Nano Egidio tutto.