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Mario Augeri: Un nuovo look per dare voce a ciò che siamo

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Un nuovo look

E’ un artista poliedrico Mario Augeri, ormai denominato “Cantattore”, proprio perché nasce come attore. Si diploma, infatti. alla Bottega del Mezzogiorno insieme a Maurizio Casagrande, ed inizia la sua carriera prendendo parte a  spettacoli musicali teatrali. Arricchisce il suo bagaglio personale con tante esperienze; uno show musicale scritto su misura per sè, la partecipazione ai tour di grandi artisti come Tony Renis, Lando Buzzanca, Luca Ward, canta con il bravissimo Roberto Murolo e poi, nel marzo di quest’anno arriva il suo primo cd, “Un Nuovo Look”:  nove brani, scritti e composti da lui, con la produzione artistica di Danilo Minotti.

“Un nuovo Look” è il tuo primo album, ma potremmo definirlo una tua creatura dal momento che lo hai curato in ogni sua parte, come e quando è nato?

Nasce in anni e momenti diversi, sono nove brani, sette in italiano e due in inglese, dei quali mi sono occupato per quanto riguarda la scrittura ma negli arrangiamenti c’è la mano del bravissimo Danilo Minotti.

A proposito di Danilo Minotti, com’è stato lavorare con lui?

Io e Danilo siamo amici ma devo ammettere che lavorare insieme è diverso, lui mi ha insegnato tantissime cose, tante sfumature non pianificate; sia lui che gli altri musicisti, sono tutti professionisti di altissimo livello, diciamo che mi sono ritrovato a giocare in serie A all’improvviso.

Durante la lavorazione hai incontrato difficoltà?

Quando pensi che tutto fila liscio, arrivano gli intoppi, diciamo che da quando ho capito questo è andato tutto bene. A parte gli scherzi,  abbiamo avuto difficoltà nel finire a causa di situazioni personali sia mie che di Danilo, ma alla fine il disco è stato realizzato e questo è l’importante.

I brani custodiscono due valori importanti, l’amore e l’amicizia, che significato hanno per te?

Diciamo che l’elemento che accomuna tutte le canzoni sono le relazioni interpersonali. Se ad esempio ci riferiamo al brano “Un nuovo look” vediamo proprio che quello che attualmente manca è  l’andare alla sostanza delle cose, alla realtà; ci si ferma all’apparenza e questo è sbagliato. Il mondo virtuale tende  a prendere il sopravvento su quello reale.

Tra le canzoni che hai scritto c’è una alla quale sei particolarmente legato?

Sono legato a tutte, essendo nate in periodi diversi rappresentano un piccolo pezzetto di me stesso; ognuna di loro ha un significato speciale.

Ci sono degli artisti con i quali vorresti creare delle collaborazioni future?

Con persone che sanno fare  musica, tanti si definiscono artisti ma poi nella realtà non lo sono. Ad ogni modo se devo farti un nome potrei dire Pino Daniele, che è riuscito a creare uno stile proprio ed originale, unendo ad esempio la musica napoletana e quella inglese.

Un’altra tua passione è la recitazione, quindi nei tuoi progetti futuri ci potrebbe essere un bel musical?

Eh sì, tempo fa ho anche provato a scriverlo ma devo dire che almeno per il momento devo pensare a costruire la mia carriera, quindi di tempo non ne ho tanto; è il mio sogno, penso ad esempio a Lucio Dalla, che è riuscito a realizzarlo prima di morire. Spaziare nella musica è importantissimo e se avrò questa possibilità in futuro non potrò che esserne felice.