Giuseppe Maria Ayala, magistrato, è nato il 18 Maggio 1945 a Caltanissetta. Dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita all’Università degli Studi di Palermo, esercita la professione di sostituto procuratore della Repubblica. E’ stato Pubblico Ministero al primo maxi-processo. Nell’aprile 1992 inizia la carriera politica (con il Partito Repubblicano e poi con i DS) per due legislature alla Camera e due legislature al Senato. Ha rivestito il ruolo di Sottosegretario di Stato Grazia e Giustizia dal 1996 al 2000. E’ rientrato in magistratura e esercita presso la Corte d’Appello a L’Aquila.
A vent’anni dal drammatico 1992 che vide la tragica scomparsa di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Giuseppe Ayala ha deciso di mettersi alla prova con un mezzo comunicativo decisamente “insolito” per i contenuti che che vuole esprimere: il teatro. Al Bellini di Napoli sabato 14 e domenica 15 aprile il magistrato racconterà la storia di quegli anni e la straordinaria esperienza vissuta al fianco di Falcone e Borsellino, con i quali condivise la vita professionale quotidiana, ma soprattutto una profonda amicizia.
Il racconto pone l’attenzione sulla Sicilia, su Cosa Nostra, sulla politica e la giustizia italiana di allora come di oggi. E’ una storia di vittorie enormi, di alcuni fallimenti, di speranze deluse e tanti luoghi comuni, primo fra i quali che le stragi fermarono il pool anti – mafia. “Il nostro lavoro non si arrestò per la reazione di Cosa Nostra”, sostiene Ayala nel suo racconto, “noi fummo fermati da pezzi delle istituzioni dello Stato! E’ venuto il momento di chiarirlo”.