
Gli esoscheletri verranno commercializzati in due versioni: la prima servirà a sollevare carichi pesanti; la seconda, invece, sarà distribuita come supporto per la mobilità degli anziani.
L’esoscheletro pesante ha un peso di poco superiore ai 9 kg (contro i 4 della versione leggera), e consiste in una struttura ad A posizionata in corrispondenza della schiena, dalla quale partono dei supporti per braccia e gambe.
Il funzionamento dell’esoscheletro non si basa su motori elettrici e pompe idrauliche, come quelli realizzati in passato, ma su muscoli artificiali pneumatici (PAM).
I PAM del nuovo esoscheletro garantiscono un sollevamento istantaneo e praticamente senza sforzo di 30 kg. Maggiore è lo sforzo, maggiore sarà la forza espressa dall’esoscheletro per fornirvi supporto durante il sollevamento.
“Il rapporto tra potenza e peso è 400 volte più grande rispetto ai tradizionali esoscheletri a motore” spiega Kobayashi.
Il governo giapponese ha recentemente sottolineato la necessità di sostegni robotici in grado di fornire assistenza in una società in cui “gli anziani si prendono cura degli anziani”.
Considerando che l’affitto della versione leggera dell’esoscheletro costerà l’equivalente di 115 sterline al mese, e che l’assicurazione sanitaria è pronta a coprire, in alcuni casi, fino al 90% dell’investimento, entro i prossimi 5 anni potremmo vedere quasi un quinto della popolazione giapponese indossare supporti robotici come l’esoscheletro di Kobayashi.