Prima di approdare nelle sale cinematografiche, “Dark Shadows” era una serie tv, terminata nel 1971 dopo essere andata in onda per 1225 puntate su ABC. I film (senza contare il remake televisivo del 1991) sono stati due.
La trama si sviluppa a partire da una giovane istitutrice orfana (Victoria Winters), che accetta di trasferirsi nel Maine per lavorare presso la famiglia Collins, isolati in una fatiscente e sontuosa dimora. L’autore della serie Dan Curtis, nel momento pur giusto in cui gli ascolti stavano precipitando ebbe l’idea di far spuntare fuori un parente dei Collins, redivivo e per di più vampiro, che invece di sparire dopo qualche puntata, ha soppiantato la Winters nel ruolo di personaggio principale.
Tre anni fa Johnny Depp ha acquistato i diritti della serie e l’ha consegnata a Tim Burton. Nelle sue mani la storia si è trasformata in una fantacommedia gotica, a metà tra la “Famiglia Addams” (e chi non ci aveva pensato) e il “Dracula” di Coppola, pervasa di gag e trovate geniali, come quella in cui l’ex ricco playboy Barnabas (Johnny Depp) si risveglia e si ritrova vampiro nel mondo del XX secolo, circondato da macchine e altre cose incomprensibili. La prima cosa che gli appare è una M gigante, simbolo della catena di hamburger più famosa del mondo, a cui lui reagisce urlando spaventato, scambiandolo invece per il marchio del diavolo Mefistofele.