Secondo la sociologa Chiara Saraceno, “la riforma del lavoro messa in cantiere dal governo contiene anche alcune cose positive, ma non serve a mettere in moto l’occupazione”. Lo ha detto oggi a Udine, dove domani sarà tra i protagonisti dell’ultima giornata di “Vicino/Lontano”, la rassegna culturale dedicata alla riflessione sui temi cruciali del mondo contemporaneo. La studiosa e autrice di numerose pubblicazioni su welfare, lavoro e famiglia, ha precisato che “bisogna piuttosto aumentare la domanda complessiva di lavoro, rimettendo in moto l’economia e creando i lavori che sono necessari”. “Penso ai servizi di cura alla persona – ha illustrato – e alle tante attività collegate alla salvaguardia dell’ambiente. Ambiente e welfare – ha aggiunto – non possono essere considerati solo come spese, ma devono essere visti come importanti investimenti”.
Sul tema della disoccupazione giovanile, per la Saraceno “non si può sostenere, come fa Emma Marcegaglia, che il lavoro aumenta solo se aumenta la flessibilità in uscita, che poi è un modo carino per dire possibilità di licenziare”. “Occorre che ci sia l’occupazione e bisogna che i giovani non siano considerati solamente come figli e le donne solo come mogli”, ha concluso la sociologa. Tra gli altri ospiti di “Vicino/Lontano” domani a Udine ci saranno Giulio Giorello e Nicola Gasbarro, Mike Singleton, Marco Tarchi ed Eleonora Voltolina.