Deve rimanere in carcere Luca T., l’uomo di 30 anni residente a Milano, accusato di aver stuprato una 13enne nell’androne del palazzo in cui abita la ragazzina. Lo ha deciso il gip del capoluogo lombardo convalidando il fermo e disponendo la custodia cautelare. L’uomo, incensurato (nel suo passato solo una vicenda di resistenza a pubblico ufficiale), si è difeso negando la violenza, nel corso dell’interrogatorio di garanzia di oggi nel carcere di San Vittore.
Dalle indagini della polizia e dal racconto della ‘vittima’, però, è emerso che l’uomo avrebbe anche minacciato la ragazzina con una pistola ‘a salve’ (nella sua abitazione gli investigatori ne avrebbero sequestrate diverse), prima di portarla in un vano del condominio e abusare di lei. Lo stupro risale allo scorso 23 aprile, ma l’uomo è stato fermato lunedì scorso quando due agenti della Polmetro l’hanno bloccato perchè era stato sorpreso a palpeggiare in metropolitana alcune ragazzine.
Dall’identikit e dalle immagini delle telecamere della zona dove abita la 13enne gli investigatori sono arrivati poi ad accertare che sarebbe stato lui l’autore della violenza. Da quanto si è saputo, la polizia sta anche mostrando le sue fotografie ad altre donne che hanno subito violenze in passato, ‘casi’ rimasti per ora irrisolti.