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PDL: riforma interna e scelta del nuovo team in direzione 2013

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Il clima all’interno del Pdl resta sempre arroventato. E a far salire la tensione interna, già alta per la vicenda che coinvolge Roberto Formigoni, ci pensa anche il caso Cicchitto con il gli attacchi de ‘Il Giornale’ contro il capogruppo alla Camera accusato di ‘intelligence’ con il ‘nemico’ Marco Travaglio. “E’ tutto fermo, l’unica certezza è il sostegno a Monti e la bontà della nostra proposta di riforma sul presidenzialismo alla francese”, confida un ex ministro azzurro.

Per l’inizio di giugno si attendono i primi segnali per un rinnovamento all’interno del partito, tenendo conto degli equilibri interni. Angelino Alfano sta lavorando per definire la ‘nuova squadra’ (che dovrebbe affiancarlo in questa fase di transizione verso le politiche del 2013) e la sua scommessa è chiudere in fretta. Non dovrebbero esserci i tempi per un ufficio di presidenza già questa settimana. Più probabile che si terrà la prossima.

Silvio Berlusconi è atteso domani a Roma e non è escluso che al suo arrivo riunisca i suoi per fare il punto come ogni settimana. Alfano, oggi a Prato torna a ribadire la necessità di una grande alleanza dei moderati che comprenda anche Udc e l’area vicina a Luca Cordero di Montezemolo, ma invita a non fossilizzarsi su “alchimie e formule”, perchè gli “accordi si fanno solo sui contenuti concreti”. Non solo, stasera a ‘Porta a Porta’ Alfano tornerà a rilanciare il presidenzialismo alla francese e punterà l’attenzione anche sui principali temi economici, ribadendo il no a nuove tasse.