Mancano solo poche ore alla prima prova scritta degli esami di maturità, quella di italiano e solo uno studente su dieci infatti sgobba sui libri sperando di ottenere il punteggio massimo, vale a dire 100. Tuttavia sull’esito finale – come spiega un sondaggio di Skuola.net realizzato tra i maturandi – pesano tanti fattori, visto che non sarà preso in considerazione solo il merito: tra i maggiori imputati ci sono la ‘lotteria’ dei commissari esterni, la scuola frequentata e il mito della maturità più facile in alcune regioni. Per questo la maggioranza dei maturandi interpellati risulta essere contraria a considerare il voto di maturità nei test d’ingresso per l’Università.
Poco meno della metà degli studenti considera importante il voto preso alla maturità, infatti sono convinti che nel curriculum sarà un punto a loro favore per la ricerca del lavoro. Uno studente su tre è invece convinto che solo il proprio bagaglio culturale potrà fare la differenza. Intanto più di uno studente su dieci ambisce addirittura al 100, magari anche con lode.C’è chi sostiene che un buon voto non dipenda tanto dalla propria preparazione, quanto dai professori assegnati alla commissione d’esame.
Anche quest’anno il voto di maturità non conterà ai fini dei test di ingresso universitari. Per tre studenti su dieci questo é giusto proprio perché ci sono scuole in cui è più facile prendere voti alti. Il 44% degli studenti ritiene giusto essere ammesso all’Università solo per quanto dimostrato attraverso il test di ingresso. E chi ha sempre studiato?