Dopo la breve pausa, gli esami di maturità riprenderanno lunedì 25 giugno con la terza prova, il tanto atteso “quizzone” multidisciplinare che per tanti resta uno spauracchio. La terza prova è formulata dalla commissione d’esame e, da regolamento, sia i quesiti sia le materie sulle quali verte devono restare segreti fino all’inizio della prova. E’ però consuetudine abbastanza diffusa fra le commissioni quella di anticipare agli studenti le materie che saranno incluse nella prova.
In caso contrario – suggerisce Skuola.net – è comunque molto facile intuirle: basta informarsi sulle materie per le quali sono abilitati i docenti che prendono parte alle commissioni. Da questi si possono tranquillamente sottrarre quelli delle materie oggetto della prima e seconda prova. E voilà il gioco è fatto.
La caratteristica principale della terza prova è quella di rispondere, in breve tempo, in maniera chiara e sintetica ai quesiti. Questo richiede, necessariamente, una discreta padronanza dell’argomento di cui si sta parlando.
Agli studenti che nel corso degli anni hanno studiato in maniera costante basta fare un ripasso veloce. Chi ha delle lacune su alcuni argomenti invece tende maggiormente a studiare su appunti sintetici, molto spesso scaricati dalla rete. Gettonati anche i gruppi di studio, dove ognuno cerca di aiutare l’altro cercando di colmare le proprie lacune.