Cari studenti siete pronti per affrontare la prova più difficile? Gli esami di maturità sono ormai alle porte ed ecco l’ansia avvicinarsi sempre più. Se siete tra quelli che hanno maggiormente paura delle prove scritte, non preoccupatevi. Magari potreste essere fortunati ed avere tra i vostri compagni di classe quei pochi disposti a passare il compito. Secondo una ricerca svolta da Skuola.net, solo il 40% passerebbe il compito ai compagni in difficoltà. I ragazzi, quindi, si stanno organizzando per vie alternative: 1 su 5 è intenzionato ad usare il cellulare.
Eppure ci sono stati anche ‘copioni’ eccellenti come Luca Cordero di Montezemolo, il quale dichiarò che a scuola “copiava”. Come disse lui stesso nel 2007 davanti ai ragazzi dell’Università Luiss di cui era presidente: “A scuola ero campione mondiale di copiatura e questo dimostra che anche chi copia ha speranza”. Oggi possiamo dire che sarebbe dura anche per lui.
Se durante l’anno i ragazzi più preparati non si fanno problemi a far copiare gli studenti in difficoltà, alla Maturità le cose cambiano. La paura di essere scoperti ed esclusi dall’esame, mista alla tensione legata al momento, sono i fattori che influenzano la drastica decisione dei maturandi.
Come ogni anno, si riapre il dibattito sull’uso dei telefonini da parte degli studenti. Secondo la prassi le commissioni richiedono agli studenti di consegnarli all’ingresso della prova, ma nella pratica alcuni conservano con sé lo smartphone per connettersi ad internet. Infatti il 12% degli studenti intervistati ha dichiarato che utilizzerà sicuramente il cellulare per connettersi alla Rete e cercare lì un aiuto, mentre il 9% spera di potersi mettere in comunicazione telefonica con un parente, con un amico, con i prof delle ripetizioni.
In realtà, nonostante che gli studenti siano decisamente intenzionati ad usare il cellulare in fase pre.esami, sono davvero una minoranza quelli che lo utilizzano per davvero durante le prove scritte: analizzando il traffico dati su Skuola.net, si scopre che solo il 3% del traffico nei giorni delle prove scritte è provenuto da cellulari.