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Primi arresti alla Gran Marcha di Madrid – 15S

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15S Madrid – Al via a partire dalle ore 11 di questa mattina. La “Gran Marcha” dei disoccupati, degli uomini, delle donne con il colore viola, degli studenti, degli insegnati, dei lavoratori della conoscenza con il colore verde e di coloro che sono in cassa integrazione, di coloro che rischiano di perdere il lavoro, che lo hanno perso o che non possono più garantirlo ai propri dipendenti, loro sono di colore rosso.

Bianco, verde, rosso e viola sono i colori che vivacizzano in questi bui momenti di crisi la capitale spagnola di Madrid. Come mai i madrileni sono di nuovo in piazza?
Dopo il momento più alto delle loro proteste con la nascita ufficiale degli “indignados”, dopo essere già stati cacciati durante la notte dalla piazza di Puerta de Sol con dei gelidi getti d’acqua nella scorsa estate, ora tornano nella “calle”.

Calle Genova in particolare è stato teatro dei primi e per il momento unici tafferugli tra manifestanti e polizia che si è risolto con l’arresto di alcuni giovani, i quali non si sono voluti rendere identificabili tramite i propri documenti di identità, cosicché a seguito delle grida e tentativi di superare le transenne, questa volta poste a larga disanza dal centro, sono stati fermati.

La tensione in questo breve tratto è salita, i manifestanti si stavano animando e come ulteriore misura di sicurezza, la polizia ha deciso di consentire l’avanzamento della protesta.

Contro i tagli del nuovo governo Rajoy, contro gli sbagliati invstimenti fatti con i soldi europei e contro il taglio ulteriore del “paro”, ovvero l’assegno di disoccupazione e i sussidi per coloro che non hanno lavoro.

Una marea di persone di tutte le età in questi momenti continua a proseguire con la speranza di arrivare in centro e dare voce di fronte al palazzo della regione “Comunidad”, del proprio malcontento.