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Politica, indagata per truffa la segretaria di Bersani

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Ha suscitato non poco scalpore nel mondo della politica la notizia che la segretaria storica del segretario del Pd Pier Luigi Bersani è indagata alla Procura di Bologna per truffa aggravata ai danni della Regione Emilia-Romagna. L’inchiesta è partita da un esposto presentato nel 2010 dal deputato Fli Enzo Raisi. Nell’esposto si parlava della creazione di un incarico ad hoc per la donna da parte della Regione per cui lavorava a Roma, che le consentisse di continuare a seguire l’attività del segretario del Pd.

“Non c’è alcunché di minimamente illecito – ha detto all’Adnkronos il difensore della donna – la signora  ha sempre svolto il suo compito, finché è stata funzionaria della Regione Emilia Romagna come tale. Le mansioni di aiuto all’onorevole Bersani come segretaria – ha aggiunto l’avvocato – avvenivano al di fuori dell’ambito di lavoro”.

La stessa in alcune interviste comparse allora sulla stampa locale aveva spiegato di essere una dipendente regionale con orario di lavoro di 36 ore: “Nel tempo libero e nei week end faccio quello che mi pare gratuitamente”.

Il Pd ha commentato l’accaduto dichiarando che si tratta di una storia vecchia e, combinazione, emerge in coincidenza con ogni tipo di primarie. Il fatto risale, infatti, al 2009 e già allora, con Bersani in corsa per la segreteria del partito, se ne parlò ma lei si era dimessa dalla regione per lavorare con Bersani. Anche per questo motivo, il leader del Pd ha accolto la notizia senza particolari motivi di apprensione.

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