Giornata di proteste quella di oggi 14 novembre in gran parte delle città d’Italia e d’Europa a causa dello sciopero nazionale indetto dalla CGIL per dire basta all’austerità. In Italia hanno incrociato le braccia e riempito oltre 100 piazze non solo le migliaia di lavoratori che ogni giorno rischiano la perdita dell’occupazione, ma anche i pensionati, il mondo della scuola, i giovani disoccupati e tutti coloro che hanno voluto far sentire la propria voce contro le politiche di solo rigore che colpiscono i “soliti noti”. Tagli alla sanità, all’istruzione ai salari e ai redditi da pensione, la ricetta è sempre la stessa dal nord al sud d’Europa.
A Napoli migliaia i lavoratori, studenti e pensionati che hanno riempito Piazza del Gesù dove sotto la guglia sono stati affissi striscioni di molte realtà produttive in crisi e ai lati del palco sono stati posizionati alcuni gazebo di varie associazioni che hanno aderito alla mobilitazione. Elena Lattuada, Segretario Confederale della CGIL è intervenuta dal palco insieme ai dirigenti dei sindacati di Francia e Portogallo.
“La ragione per cui la Cgil oggi è nelle piazze insieme agli studenti è per rivendicare un futuro al nostro paese e all’Europa, per dire che il diritto allo studio, al lavoro, alla dignità sono temi inconciliabili nel momento in cui si sceglie che solo la finanza muove le leve dell’economia”, ha dichiarato Lattuada. ”Riportare il tema del lavoro e dei diritti, riprendere in mano il tema della politica industriale del paese – ha concluso Lattuada – sono le priorità su cui intendiamo continuare a muoverci”.
Al termine del comizio il corteo ha attraversato il centro cittadino.
Più rischiosa la protesta degli studenti delle scuole medie e superiori che per circa un’ora hanno occupato i binari della Stazione centrale di Napoli. I manifestanti sono entrati nella stazione e si sono sistemati alla testa dei binari 12 e 13.