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Danza del ventre, dal Medio-Oriente a Portici

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La danza del ventre è forse una delle danze più antiche in cui la donna lascia emergere la propria femminilità. Con movimenti delicati e sensuali muove il suo corpo lasciando libera interpretazione ai sensi. Attualmente, sempre più donne in Italia, sono attratte dal suo fascino, tante tra loro la coltivano appassionatamente. E’ il caso di Valeria Schiano, una giovane insegnante di danza del ventre che ha trasformato questa disciplina nella sua grande passione.

Valeria ci racconti un po’ di te e soprattutto come è nata in te la passione per la danza del ventre?

“La mia formazione inizia da lontano, pratico e amo lo sport in genere da quando ero una bimba vivace di quattro anni, che invece di intraprendere il tradizionale percorso della danza classica, decide di dedicarsi per 10 anni alla ginnastica artistica. Diciamo che le scelte originali, sono in genere nella mia vita quelle pilota e così è successo anche con la Danza Orientale. Una cara amica me ne aveva parlato, io frequentavo l’ultimo anno del liceo e l’occasione di scegliere un corso di danza originale, che in pochissimi conoscevano, mi allettava. così come era già successo con il mio primo amore sportivo, anche con la danza orientale è nato una passione che mi ha portata fin qui, dedicandomi attivamente e con dedizione allo studio della tecnica, della cultura e delle tradizioni medio-orientali, fino al conseguimento delle certificazioni e diplomi per l’insegnamento della stessa”.

Cosa significa per te, questa danza?

“Questa danza per me è tutto, mi accompagna ogni giorno, da quando ho iniziato oltre ad aver constatato i suoi benefici psicofisici, ho arricchito il mio bagaglio culturale giorno dopo giorno, ho conosciuto grandi maestri egiziani, condiviso le loro conoscenze, è una danza che dona tanto, emozioni, conoscenza, amore… Questa grande passione, mi ha dato la forza per intraprendere il progetto Iris, una grande sfida, aprire un’accademia di danze e culture orientali a Portici (Na). Progetto che mi sta dando grandi soddisfazioni; le mie allieve, poi, sono il mio nettare quotidiano, sapere che la passione che cresce in loro è frutto di un mio insegnamento è davvero il massimo!”

Ci sono dei modelli a cui ti ispiri?

“Se dovessi scegliere un modello d’ispirazione, questo sarebbe sicuramente una fusione tra le danzatrici della tradizione che hanno fatto la storia della danza orientale, del Raqs sharqi (in egiziano) come Soheir Zaki e Tahia Carioca e coloro che hanno reso teatrale questa danza inserendo elementi coreografi di grande stile sotto la guida del maestro Mahmoud Reda con le “occidentalizzatrici” di questa meravigliosa arte, le Americane : Bellydance Superstars”.

Dove nasce la danza del ventre?

“Ecco, questa è proprio una bella domanda, una di quelle che spero sempre che le mie allieve vogliano pormi. Nasce nel medio- oriente, infatti è una nostra pecca denominarla danza del ventre, il nome esatto è danza medio orientale. Le origini, la storia, sono così affascinanti e soprattutto così antiche che si potrebbe scrivere un libro! In sintesi: nasce come danza in onore della Dea Madre, è una danza nata tra le donne e per le donne, è una delle arti coreutiche più antiche proprio perché trova le sue origini nel culto religioso; in seguito è stata influenzata e modificata dalle diverse culture”.

Esiste un’età per iniziare a ballare?

Questa danza ha molteplici aspetti positivi, uno di questi è che non ci sono limiti in alcun senso: età, sesso o prerequisiti fisici per affrontarne lo studio. All’Accademia Iris, infatti, i corsi di danza orientale sono suddivisi in fasce: il corso per bambine dai 6 ai 12 anni, il corso per ragazze e per signore dai 13 ai 70 anni. La suddivisione fa sì che ognuna di loro lavori nel proprio gruppo con la massima naturalezza e serenità con un metodo i insegnamento studiato e personalizzato per ogni gruppo di allieve, con i medesimi benefici. Consideriamo, d’altra parte, che nel Medio-Oriente si comincia da piccolissime trasmettendo questa cultura da madre a figlia e non si finisce mai di praticarla.

Qual è la maggiore difficoltà di questa danza?

“La prima difficoltà è quella psicologica, questa danza è purtroppo ancora avvolta da pregiudizi, legati alla scarsa cultura e all’immagine che i mezzi di comunicazione ne danno. Per tanto gli effetti sono due: si pensa che sia estremamente semplice impararla o ci si inibisce credendo che sia una danza erotica! Combattere queste due forme di pensiero diffuse è davvero difficile, ma Iris nasce proprio per questo, per dare alla danza medio orientale la  reale e storica connotazione. A livello tecnico, invece, l’uso delle braccia, l’acquisizione dell’eleganza e la grande tecnica alla base di ogni singolo movimento sono nozioni che si acquisiscono dopo anni di studio e di percorso formativo come in ogni danza, la reale difficoltà è l’isolamento, tipico di questa arte coreutica: riuscire a muovere bacino e busto, ad esempio, indipendentemente l’uno dall’altro. Ciò che mi diverte sempre tanto, sono i gruppi principianti che rimangono puntualmente a bocca aperta, vedendo muoversi parti del loro corpo che non credevano potessero farlo”.

Si dice che la danza del ventre sia ricca di simboli. Ce ne racconti qualcuno?

“I movimenti circolari del busto e del bacino, ne sono un esempio, simbolo di fertilità e ciclicità; così come i movimenti “serpentini” e le posizioni delle braccia. Di simboli la danza orientale  è ricchissima proprio perché nasce dalla tradizione popolare”.

Quali i benefici psicofisici?

“La danza del ventre è particolarmente adatta al corpo femminile, permette di migliorare le proprie forme e mette in risalto la grazia e la sinuosità dei movimenti. A livello fisico si verifica un miglioramento della circolazione sanguigna, dei dolori mestruali, dei dolori della colonna vertebrale, sia a livello lombare che cervicale, della tonicità del seno, delle spalle, delle braccia, del bacino. Gli addominali sono coinvolti profondamente nei movimenti, modellando la linea e giovando agli organi interni. Tonifica le cosce. Migliora l’agilità delle articolazioni. Migliora in  generale la postura. A livello psicologico i vantaggi sono: il rilascio delle tensioni presenti nel corpo. La diminuzione del livello di stress. Una maggiore consapevolezza del proprio corpo, la riscoperta della propria femminilità e maggiore autostima. Aumento del flusso dell’energia personale. Soprattutto, poi, riconquista della solidarietà femminile grazie al gruppo di danza. Riconquista di serenità e allegria. Questa disciplina infatti possiede potenzialità di cura che può essere rivolta alla prevenzione e al recupero di disturbi psicopatologici, attraverso la danza di gruppo”.

Perchè una donna dovrebbe imparare la danza del ventre?

“Beh alla fine di questa intervista, è impossibile non aver chiaro il perché imparare questa meravigliosa disciplina, è tutta da scoprire e aiuta a scoprire se stessi, a dedicarsi del tempo, ad amare il proprio corpo e a migliorare i rapporti interpersonali, aiuta la comunicazione tra i gruppi e arricchisce con i suoi tanti stili diversi e le sue danze tradizionali. Avreste mai pensato di poter ballare con una spada in equilibrio sulla testa? O volteggiare con un leggiadro velo? Ecco con la danza orientale questo è possibile!”

 A che tipo di donne consiglieresti la danza del ventre?

“A tutte le donne, ragazze, bambine ed anche uomini. Alla base di questa danza c’è una ginnastica dolce è pertanto rivolta davvero a tutti, pochi lo sanno ma anche per le donne in gravidanza. Il mio metodo di insegnamento, poi, prevede in una prima fase di riscaldamento, successivamente lo studio della danza pratico e teorico ed infine un momento relax con esercizi di pilates e yoga mirati alla distensione muscolare, rilassamento e la respirazione: un momento da dedicare a se stessi per rigenerarsi dallo stress della vita quotidiana. Sono, inoltre, in atto progetti per donne con tumori, sappiamo bene che spesso in tali casi si perde la propria concezione di femminilità, è un percorso quello con la danza orientale che aiuta a riacquisirla”.

Accademia Iris, via Diaz 57 Portici (Na) – Info email: accademiairis@gmail.com