E anche questa volta è fatta! Gennarì, come confidenzialmente i napoletani chiamano San Gennaro, il santo patrono di Napoli, nella terza – e meno conosciuta – ricorrenza dell’anno ha rinnovato il miracolo. Applausi dei fedeli hanno accolto, nella Cappella del Tesoro del duomo, l’annuncio dell’evento.
Il 16 dicembre si ricorda l’anniversario dell’eruzione del Vesuvio del 1631, che risparmiò Napoli dopo una solenne processione organizzata in città in onore del patrono.
La cerimonia, celebrata da monsignor Alfonso Punzo, ha avuto inizio alle 9.30 con l’apertura della cassaforte da parte dei componenti della Deputazione e dopo un paio di ore di preghiere, alle 11.42 il grumo di sangue si è liquefatto, davanti agli occhi dei tanti fedeli accorsi.
A confermare la lieta notizia è stato lo sventolìo del fazzoletto bianco da parte del marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, in rappresentanza della Deputazione del Tesoro.
Il 16 dicembre è la terza data dell’anno in cui si attende il miracolo di San Gennaro, dopo quella del sabato che precede la prima domenica di maggio con la processione fino a Santa Chiara e quella del 19 settembre in Cattedrale.