E’ bufera in Parlamento per una frase pronunciata da Franco Battiato che suona come un vero e proprio insulto nei confronti delle parlamentari.
“Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. E’ una cosa inaccettabile”. Così si è espresso il musicista nel suo intervento al Parlamento Europeo in veste di assessore al Turismo della Regione Sicilia, parlando della compagine politica italiana secondo Battiato sarebbe meglio che “aprissero un casino”.
Non è tardata ad arrivare la reazione del presidente della Camera Laura Boldrini: “Stento a credere che un uomo di cultura come Franco Battiato, peraltro impegnato ora in un’esperienza di governo in una Regione importante come la Sicilia, possa aver pronunciato parole tanto volgari. Da Presidente della Camera dei Deputati e da donna respingo nel modo più fermo l’insulto che da lui arriva alla dignità del Parlamento. Neanche il suo prestigio lo autorizza ad usare espressioni così indiscriminatamente offensive. La critica alle manchevolezze della politica e delle istituzioni può essere anche durissima, ma non deve mai superare il confine che la separa dall’oltraggio”, afferma Boldrini in una nota.
“Prendo atto con dispiacere che la mia frase, che ovviamente si riferiva a passate esperienze politiche caratterizzate da una logica da mercimonio offensiva della dignità delle donne, sia stata travisata e interpretata come una offesa al Parlamento attuale, per il quale ho stima, o per le donne” così ha replicato Battiato.
Forte l’indignazione trasversale a palazzo Madama. A scendere in campo sono alcune parlamentari. Alessandra Mussolini ha protestato, chiedendo le dimissioni di Battiato, dopo quanto affermato a Bruxelles. Critiche sono arrivate al cantautore anche dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che ha sottolineato: “Il dovere principale di un rappresentante delle istituzioni è quello di diffondere la cultura del rispetto verso chiunque, senza alcuna distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali” mentre le parole pronunciate dall’assessore Franco Battiato “offendono le Istituzioni e tutte le donne italiane”.
“L’espressione volgare utilizzata da un rappresentante delle istituzioni, che dovrebbe essere d’esempio per tutti i cittadini e le cittadine, rischia di giustificare ed alimentare comportamenti discriminatori nei confronti delle donne, rendendole ancora una volta vittime di pregiudizi e di stereotipi”, ha osservato ancora il ministro. “Ricordo all’assessore Battiato – ha proseguito – che con la violenza verbale non si costruisce nulla di positivo”.