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Napoli, addio sogni di gloria

Nove punti dalla Juventus a dieci partite dal termine sono un gap incolmabile: il Napoli ora deve guardarsi dal prepotente ritorno del Milan

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Il Chievo e la maledizione del Bentegodi spengono i sogni scudetto di un Napoli senz’anima e senza cuore.
Completamente in balia della foga agonistica degli avversari, gli azzurri per il terzo anno consecutivo escono a mani vuote dallo stadio veronese. Come se non bastassero i quattro pareggi di fila a rallentare la corsa verso il vertice della classifica, è arrivata anche la sconfitta.
La squadra partenopea è apparsa sfiduciata, fisicamente poco reattiva e mentalmente assente. Per non parlare del consueto pessimo approccio alla partita e della scarsa vena realizzativa degli attaccanti. Non è servito neanche il rigore, concesso ai partenopei dall’arbitro Rocchi, per permettere a Cavani di mettere fine al suo personale digiuno di gol. Un’ossessione per il Matador che dura dal match di Parma.
E’ inevitabile pensare, per come si sono messe le cose in questa stagione, che le indiscrezioni sulle possibili partenze di Mazzarri, Bigon e Cavani, abbiano influito negativamente sul rendimento della squadra.
Riposti in un cassetto i sogni di gloria, nove punti dalla capolista a dieci partite dal termine sono un gap incolmabile, il Napoli deve guardarsi dal prepotente ritorno del Milan, terzo in classifica a soli due punti dai partenopei. Mazzarri deve porre rimedio e apportare i gusti correttivi per fronteggiare il perdurare della crisi. Ora che non c’è la scusante delle fatiche europee, la formazione del tecnico livornese deve invertire frettolosamente rotta per non gettare alle ortiche quanto di buono fatto fino a qualche mese fa.
Apportare qualche modifica al modulo di gioco e cambiare qualche pedina per far rifiatare qualche giocatore fuori fase, le soluzioni più gettonate. Il 3 – 4 – 1 – 2 non dà più le garanzie di una volta e Inler e Maggio sembrano l’ombra dei calciatori apprezzati in passato.
Domenica alle ore 15, per il match valevole per la 29^ giornata, al San Paolo sarà di scena l’Atalanta degli ex Pierpaolo Marino, Denis e Cigarini. Non sarà una passeggiata, perché i bergamaschi non verranno a recitare il ruolo di vittima sacrificale, ma la vittoria sarà d’obbligo!