Si dice che la legge non ammetta ignoranza. Ma all’imputato può essere concessa? Rintanarsi dietro un “Non so, non sapevo”, può giustificare di tutto.
Berlusconi (ah, Berlusconi, dove sarebbe la mia satira senza Silvio?), davanti ai PM di Bari si è giustificato dicendo di non sapere che le ragazze sedute alle sue elegantissime cene fossero delle escort: “Avevano dei tanga talmente raffinati che non sospettai niente”.
E che lui facesse le cose così, senza impegno, l’ha ribadito anche con altri esempi: “Quando gli ho affidato il Tg4 non sapevo neanche che Emilio Fede fosse un giornalista”.
La seconda parte delle sue affermazioni è condivisibile. Pare strano, però, che non fosse stato sfiorato dal sospetto che delle ventenni che gli danzassero intorno mettendo in mostra parti che erano state intime, non fossero propriamente delle educande delle orsoline. “Però nei film che ho visto, le educande delle orsoline facevano proprio così”, ha ribadito sua emittenza.
Ha anche ammesso di averle pagate: “Davo loro poche migliaia di euro. Lo facevo perché sono fatto così. Per me poche migliaia di euro non sono niente e loro ne avevano bisogno. Bastava che aprissero la bocca”.
Il capolavoro arriva in questa frase: “Dicevo al maggiordomo che le ragazze me le mettesse proprio di fronte per tirarmi su il… morale”.
Silvio dice che non avrebbe potuto sopportare di avere delle prostitute al suo tavolo: “Se l’avessi soltanto immaginato sarei andato su tutte le furie e avrei fatto cacciare Tarantini e queste ragazze le avrei portate tutte in camera da letto”.