Trenta anni per Amanda Knox e ventisei per Raffaele Sollecito: è questa la richiesta di condanna formulata dal pg al termine della requisitoria di 12 ore al processo d’appello bis in Corte d’Assise d’Appello a Firenze.
”Sinceramente mi aspettavo altro, mi aspettavo una cosa assolutamente diversa”. Così ha commentato la requisitoria Francesco Sollecito, padre di Raffaele Sollecito. Il giovane è accusato insieme ad Amanda Knox di avere ucciso a Perugia la notte del 1° novembre 2007 la giovane studentessa inglese Meredith Kercher in Italia nell’ambito del progetto Erasmus. In primo grado, a Perugia, Knox fu condannata a 26 anni e Sollecito a 25. Insieme a loro fu condannato anche Rudy Guede, ivoriano, in via definitiva come concorrente nell’omicidio.
Per Sollecito e Knox il pg ha chiesto per entrambi la pena di 26 anni di reclusione. Nei confronti di Amanda vanno aggiunti, nella richiesta, altri 4 anni per la calunnia formulata contro Patrick Lumumba, accusato ingiustamente di essere stato l’assassino di Meredith. Il pg ha spiegato che questa calunnia è stato un depistaggio da parte della giovane.
Meredith venne ritrovata priva di vita con la gola tagliata nella sua camera da letto, nella casa che condivideva con altri studenti. La causa della morte fu un’emorragia dovuta alla perdita di sangue da una ferita al collo, provocata da un oggetto acuminato usato come arma.
Secondo il pg mentre Guede teneva bloccata Meredith e ne abusava sessualmente, Sollecito con un coltellino avrebbe tagliato il gancetto del reggiseno. Ma la ferita più profonda e ampia fu inferta proprio da Amanda Knox. A dimostrarlo sarebbe una traccia genetica trovata fra la lama e l’impugnatura del coltello sequestrato in casa di Raffaele.
