Era l’8 novembre 1512 quando Niccolò Machiavelli fu destituito dal suo incarico di segretario della seconda cancelleria della Repubblica di Firenze. Il ritorno dei Medici nel capoluogo fiorentino significò la fine della carriera politica per Machiavelli. Da quel momento all’esilio nell’Albergaccio, in Sant’Andrea in Percussina, a San Casciano Val di Pesa, poco fuori Firenze il passo fu breve. E così Machiavelli da uomo politico si ritrovò ben presto solo a tu per tu con li suoi libri.
E proprio con un libro sotto braccio era solito incamminarsi per i boschi mentre i pensieri vagavano liberi nella mente come racconta in una lettera del 5 dicembre 1512 al suo amico Francesco Vettori. Secondo quanto riportato dall’Ansa, è proprio per ricordare quei momenti che gli abitanti della zona, desiderosi di dare maggior valore a questi luoghi carichi di storia e cultura che hanno deciso di creare la prima “biblioteca di strada” del Chianti, dedicata all’autore de “Il Principe”.
Tutti possono usufruire a titolo gratuito dei libri, custoditi presso una teca in legno. Ci si può sedere a leggere vicino alla casa di Machiavelli oppure camminare per boschetti e colline cercando il luogo più appropriato per immergersi nella lettura. A disposizione dei visitatori c’è anche un libretto su cui lasciare i propri pensieri.
All’Albergaccio Machiavelli scrisse il suo capolavoro sui principati, il trattato che lo ha reso celebre nel mondo e di cui si sono tenute le celebrazioni in occasione dei 500 anni lo scorso anno.