Mark Zuckerberg sembra non essere mai pienamente soddisfatto e questa volta per incrementare il suo credito e la sua “roba” ha puntato su WhatsApp.
Dopo il fallimento del tentativo di inglobare Snapchat per tre miliardi in contanti, Mark ha deciso di spendere quei tre miliardi più uno per acquistare WhatsApp, l’applicazione di instant messaging che ormai fa comunicare tutto il mondo, contando 450 milioni di utenti attivi ogni mese e 320 milioni al giorno. Un’applicazione in continua crescita se si pensa che si contano un milione di nuovi utenti registrati ogni 24 ore, quindi il suo acquisto non poteva che costare caro.
Ai quattro miliardi in contanti, infatti, Menlo Park ne ha aggiunti altri 12 in azioni (183,9 milioni di titoli) e altri tre in azioni vincolate per i fondatori e i dipendenti del gruppo per un totale complessivo e finale astronomico di ben 19 miliardi di dollari.
Jan Koum, inoltre, cofondatore e Ceo della società californiana già in forze a Yahoo, si unirà a Facebook come executive, dunque dirigente di vertice, ed entrerà a far parte del consiglio di amministrazione del più famoso social network.
I termini dell’accordo sono stati rivelati con una comunicazione della Sec, la Securities and Exchange Commission ovvero la Consob statunitense. E attenzione che se l’accordo dovesse saltare si porterà dietro una penale da un paio di miliardi, forse spiccioli per le aziende in trattativa.
Koum, che cinque anni fa ha fondato l’app insieme a Brian Acton, ha spiegato così le ragioni dell’accordo: “Oggi annunciamo un patto con Facebook che ci consentirà di continuare nella semplice missione di costruire un ottimo prodotto usato da tutti a livello. Ci darà la flessibilità per crescere ed espanderci mentre a me e al resto del team regalerà più tempo per concentrarci nella costruzione di un servizio di comunicazione più veloce, personale e accessibile possibile. Per voi non cambierà nulla”.
Mentre Zuckerberg: “WhatsApp è sulla strada per arrivare a connettere un miliardo di persone. I servizi che raggiungono questa soglia sono incredibilmente preziosi. Conosco Jan da tempo e sono contento di questo accordo con lui e con la sua squadra, servirà a rendere il mondo più aperto e connesso”.
Secondo gli accordi, comunque, WhatsApp continuerà a operare indipendentemente e a mantenere il controllo del marchio. Il social network, d’altronde, fa notare il modo in cui è ancora gestita Instagram, la piattaforma di condivisione videofotografica, dopo l’acquisizione da un miliardo di dollari del 2012.
Koum ha, inoltre, rassicurato i suoi utenti sulla questione pubblicità che semplicemente non sarà presente. Un’annotazione interessante soprattutto se si considera che è il metodo principale di monetizzazione sia su Facebook che, da non molto, anche su Instagram.