Chi di voi, navigando in internet, non si è ancora imbattuto nella foto della bimba riccia che legge un libro per il suo gatto è un utente del web piuttosto distratto.
Sta facendo il giro in rete e soprattutto il giro dei social network, in questi giorni, questa immagine dolcissima che sintetizza in uno scatto il “Book Buddies Program”, un progetto pensato da Kristi Rodriguez, coordinatrice dell’associazione ARL che ha sede in Pennsylvania.
ARL è un’associazione che si occupa del recupero di gatti abbandonati e maltrattati, per curarli e farli riconquistare la fiducia nell’uomo. Non è assolutamente un caso singolare. Anche in Italia, per esempio, esistono molte realtà di questo tipo. Singolare è, piuttosto, l’approccio alla questione che usa ARL.
Chi possiede un gatto sa bene quanto sia difficile riuscire a ricostruire con lui una relazione affettiva, in seguito ad avvenimenti traumatici. Così Kristi Rodriguez ha pensato di chiedere aiuto ai bambini come alleati per cercare di costruire il clima adatto al ripristino della fiducia felina.
Per l’occasione la ARL ha costruito uno spazio, abitato dai gatti, dove i bambini possono trovare libri di fiabe, storie illustrate e romanzi per ragazzi.
Tutto quello che devono fare è trovare un angolino per loro e iniziare a leggere ad alta voce.
Piano piano, i gatti si abituano al suono ritmico della loro voce e tornano ad avere fiducia, cosicché si avvicinano e iniziano a fare amicizia, ricevendo coccole dai piccoli lettori. Un successo su un doppio fronte, perché anche ai bambini sicuramente piacerà l’idea di ritrovarsi un gatto tra le braccia che aspira solo ad essere coccolato.
Senza contare che il gatto non è la maestra, né la mamma, né un compagno pronto a prenderti in giro se dimentichi una doppia, se salti una riga, se cambi libro a metà perché quello che avevi scelto proprio non faceva per te. I gatti della Pennsylvania sembrano ascoltare il suono delle parole, assorbire la concentrazione, la tranquillità e la musicalità della voce dei bambini.
Si accoccolano anche perché trovano un posto caldo e confortevole, lento e accogliente, dolce e sonoro.
Nell’ambito del Book Buddies Program, quindi, il libro perde il suo lato più giudicante, quello legato alla lettura in classe dove se si sbaglia si viene corretti, e riconquista il suo ruolo più autentico di trasmettitore di emozioni attraverso la lettura per gli altri che si somma poi anche al valore della lettura per sé stessi.
La lettura ad alta voce ha a che fare, infatti, con il mondo della trasmissione non verbale, utile a costruire la magia della fiducia e della relazione. Marcia in più: senza le interferenze degli adulti.