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Mercoledì la Giornata Internazionale contro l’uso dei bambini soldato

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bambinoSarà celebrata mercoledì 12 febbraio la “Giornata Internazionale contro l’uso dei bambini soldato”. L’arruolamento dei minori nei ranghi militari è tuttora uno dei temi più scottanti della nostra attualità.

Si stima che nel mondo, sono ancora più di 250.000 i bambini e gli adolescenti soldato arruolati, costretti ad imbracciare le armi e a conoscere la crudeltà della guerra in un’età nella quale dovrebbero solo giocare e andare a scuola; mentre le bambine sono abusate come schiave sessuali da parte dei soldati adulti e, quando riescono a fuggire, subiscono i traumi e lo stigma della prigionia nelle milizie armate.

Notizie sconcertanti sul coinvolgimento dei minori nei conflitti armati arrivano dalla Siria, dal Sud Sudan e della Repubblica Centrafricana dove almeno 6.000 bambini sono coinvolti nei combattimenti.

Dalle sue pagine il sito “sositalia” fa sapere che nel Myanmar si stima ci siano più di 75.000 bambini soldato – uno dei numeri più alti del mondo! – attivi sia nell’esercito statale sia nei gruppi etnici armati che si oppongono al regime.

L’80% dei conflitti cui prendono parte dei bambini vedono nelle proprie file combattenti sotto i 15 anni. Almeno 250 milioni sono i bambini che vivono per strada. Disperati ed esclusi costituiscono un’enorme riserva per l’economia illegale, il crimine organizzato e i conflitti armati. La maggior parte dei bambini soldato viene dai settori più poveri, meno acculturati e più emarginati della società. I bambini reclutati a forza provengono dalla strada, dalle campagne, sono rifugiati e altri esuli. Chi sceglie di arruolarsi spontaneamente proviene spesso dagli stessi gruppi, spinto dalla povertà, dall’alienazione e dalla propaganda.

E’ per questo motivo che la Coalizione Italiana Stop all’Uso dei Bambini Soldato ha lanciato il nuovo sito www.bambinisoldato.it, uno spazio interamente dedicato all’argomento e dove è possibile trovare news e approfondimenti in lingua italiana e una sezione con la documentazione internazionale sul fenomeno.

La Coalizione Italiana Stop all’Uso dei Bambini Soldato, attualmente composta da Alisei, Cocis, Coopi, Intersos, Save The Children Italia, Telefono Azzurro, Terre des Hommes Italia e Unicef Italia, è nata proprio con l’obiettivo di sensibilizzare e far pressione per la ratifica globale e il rispetto del Protocollo Opzionale.