La Fondazione Lilly, che si impegna concretamente con l’obiettivo di intervenire in favore della salute delle persone intesa nel senso più ampio possibile, ha rinnovato il suo impegno per l’assegnazione di borse di studio a favore di giovani ricercatori.
L’iniziativa è arrivata ormai alla sesta edizione ed è sempre volta a favorire la cultura della ricerca in Italia, proponendo un nuovo modello basato sulla meritocrazia, sulla trasparenza e sulla valorizzazione economica.
Dal 2008, la Fondazione Lilly ogni anno premia con una borsa di studio un giovane scienziato affinché possa svolgere in Italia il suo progetto, identificato attraverso un meccanismo di peer-review che garantisca la totale meritocrazia.
E anche quest’anno la Fondazione ha confermato il suo impegno assegnando una borsa di studio a un giovane ricercatore e aprendo il nuovo bando di ricerca. Il bravo e “fortunato” ricercatore è Alberto Ranieri da Caterina che, per studiare gli effetti del braccialetto salvacuore, riceverà 210 mila euro nei prossimi tre anni. Il semplice gonfiaggio e sgonfiaggio di un bracciale della pressione a un arto, prima e dopo la riapertura della coronaria responsabile di un infarto, potrebbe ridurre il danno finale subìto dai tessuti del cuore. Le stime sono di una potenziale riduzione media del danno da infarto pari al 20 – 30%.
La Fondazione Lilly ha, inoltre, presentato il tema del bando 2014 che riguarderà “Nuove strategie terapeutiche e qualità della vita nelle malattie reumatiche”. Per maggiori informazioni sul bando della Fondazione Lilly, è possibile consultare il sito della fondazione stessa.
In risposta alla scarsa valorizzazione e al graduale impoverimento del percorso di formazione che conduce alla ricerca, inoltre, la Fondazione Lilly ha affiancato alla borsa di studio una nuova iniziativa. Da quest’anno, infatti, sosterrà “My Campus, l’Università che Vorrei”, un progetto della Sapienza Università di Roma. Si tratta di una competizione aperta agli studenti che presentano progetti o idee innovative ai fini della realizzazione di prodotti/servizi e applicazioni immediatamente spendibili nel miglioramento della qualità della vita all’interno dell’Ateneo. La finalità dei premi è di promuovere, sostenere e incentivare la cultura dell’innovazione per gli studenti già durante gli studi universitari, anche in collaborazione con enti e imprese.
E sempre a tal proposito, si ricorda che dal 2011 è attivo il master in ‘Sviluppo e Valorizzazione della Ricerca’ – RED, promosso dalla Sapienza e dalla Fondazione Lilly. Giunto alla terza edizione, primo e unico nel suo genere offerto da una università pubblica in Italia con costi di iscrizione quasi interamente coperti da borse di studio, RED è uno strumento nato per potenziare l’imprenditorialità dei ricercatori e unire il mondo accademico con quello industriale.
Obiettivo del corso è di stimolare l’autoimprenditorialità e migliorare lo scambio tra il mondo della ricerca e quello del business. La missione del programma è contribuire in un arco temporale contenuto – circa un quinquennio – a formare circa 100 ricercatori e docenti così da favorire la valorizzazione economica della ricerca e dei brevetti fino ad aumentare il numero complessivo di iniziative imprenditoriali innovative.