Il presunto caso di ebola in Italia è stato smentito. Non c’è stato, quindi, nessun caso di ebola al momento nel nostro Paese.
La donna, che è stata ricoverata nei giorni scorsi presso l’ospedale di Ancona perché presentava sintomi simili a quelli riscontrati in caso di ebola, è in realtà affetta da malaria. A svelarlo e confermarlo, sebbene con riserva, sono stati i risultati delle analisi diffusi ufficialmente proprio oggi.
La donna, una quarantaduenne originaria della Nigeria, era tornata da qualche giorno proprio dallo stesso Paese africano ed era stata visitata nella mattina di ieri 9 settembre presso l’ospedale di Civitanova Marche, un comune della provincia di Macerata.
Tra i sintomi sospetti, presentava febbre sopra i 38 gradi, dolori muscolari, nausea e vomito.
Sebbene la situazione sembri già abbastanza chiara, per potere escludere con assoluta certezza la presenza del virus ebola, bisognerà aspettare i risultati delle analisi dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani, che si trova a Roma. Il referto dovrebbe arrivare entro domani, 11 settembre.
Che cos’è il virus ebola? Il virus più chiacchierato e temuto del momento è effettivamente estremamente aggressivo. L’ebola appartiene alla famiglia dei Filoviridae e provoca una serie complessa e rapidissima di sintomi: dalle febbri emorragiche ai dolori muscolari e agli arti, passando per numerosi e seri problemi al sistema nervoso centrale.
Il virus ha un periodo di incubazione – ovvero il tempo che intercorre tra il momento del contagio e il momento dell’insorgenza dei primi sintomi – che va dai due ai ventuno giorni. La morte che provoca è fulminante e sopraggiunge nello stesso periodo di tempo dell’incubazione.