Dopo giorni e giorni di polemiche letteralmente infinite, oggi il Prefetto di Roma si è pronunciato riguardo la questione delle nozze gay e in particolare la possibilità di formalizzarle in Italia dopo che sono state celebrate all’estero. Ha, pertanto, inviato al Campidoglio una richiesta formale di cancellazione degli atti di trascrizione di sedici matrimoni contratti tra persone dello stesso sesso e firmati lo scorso 18 ottobre dal sindaco di Roma Ignazio Marino in un’atmosfera di grande e sincera gioia.
Nella richiesta inoltrata dal Prefetto non c’era nessuna indicazione precisa riguardo i tempi, ma comunque la richiesta è che la cancellazione avvenga in tempi rapidi.
Il sindaco di Roma potrebbe anche scegliere di non seguire le indicazioni dettate dal Prefetto della città, ma se questo caso si verificasse, le trascrizioni saranno comunque annullate.
Il Prefetto della capitale aveva chiesto a Marino di cancellare le registrazioni immediatamente dopo la firma degli atti da parte del sindaco, ma la richiesta non orale aveva suscitato solo polemiche e niente di concreto.
Adesso la richiesta ha i toni dell’ufficialità e se il Campidoglio non eseguirà l’invito formale della prefettura, partirà l’iter di annullamento delle trascrizioni.
Marino, però, non ha ancora mollato. Il Campidoglio, infatti, sta valutando l’ipotesi di ricorrere alla corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo.
