Evviva la minigonna! Grazie Mary Quant! A ben 50 anni dalla sua prima realizzazione, il più semplice e al contempo ammirato e desiderato (non solo dagli uomini) capo d’abbigliamento femminile gode ancora di ottima salute. La minigonna, infatti, è un must per le ragazze e non solo: non può assolutamente mancare nel guardaroba di chi non vuol passare inosservata o di chi desidera mantenere all’erta il proprio compagno.
Il merito della realizzazione della minigonna va tutto all’inglese Mary Quant, anche se lei, sempre modestamente, «Sono state le ragazze della King’s Road ad inventare la mini. Io stavo facendo abiti semplici e giovanili, con cui era possibile muoversi, con cui si poteva correre e saltare e li avrei realizzati della lunghezza voluta dalla clientela. Io li indossavo molto corti e la clientela diceva “Più corti, più corti”.» .
Mary Quant, sicuramente, non avrebbe mai potuto immaginare il successo, il clamore e la diffusione che avrebbe conseguito il suo succinto capo d’abbigliamento. La minigonna però, come può facilmente pensarsi visto che erano ancora gli anni Sessanta quando le donne incominciarono ad indossarla, oltre che desiderata e ammirata è stata anche disprezzata e criticata, giudicata il simbolo della conquistata libertà femminile e subito dopo della donna-oggetto. Una gonna che lasciava scoperte le gambe da sopra il ginocchio!
A ricordare e a ripercorrere un pò la moda del tempo e le variazioni che ha subito questo indumento nel corso degli anni, ci hanno pensato sei allievi guidati da Gianpiero Scafuri, delegato regionale FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), organizzando ed allestendo una mostra fotografica da non perdere sia per gli appassionati del genere, sia per chi, con qualche anno in più, volesse ripescare dalla memoria qualche bel ricordo della gioventù.
Da oggi e fino al 13 dicembre 2014 a Salerno, presso il salone di bellezza di Franco Pecoraro in via Vinciprova, saranno esposti trentacinque fotogrammi firmati da Giuseppina Russo, Roberta Nicotra, Chiara Salvati, Annacaterina Scarpetta e Valentino Petrosino: tramite l’atmosfera rievocata dalle immagini e da alcuni pannelli descrittivi sarà possibile rivivere la storia di uno dei capi considerati un evergreen per tutte le donne.
Un brindisi, quindi, anche da Salerno ai cinquantanni della minigonna.
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