Secondo gli ultimi dati elaborati dall’Ocse, l’economia italiana dovrebbe tornare alla crescita per la metà del 2015 e accelerare un po’ nel 2016, dopo la contrazione del 2014. L’Ocse stima, inoltre, che il Pil dell’Italia, dopo il -0,4% del 2014, crescerà dello 0,2% nel 2015 e dell’1% nel 2016.
In particolare “il supporto della politica monetaria della Bce dovrebbe migliorare le condizioni finanziarie e facilitare una risalita dei prestiti bancari, che dovrebbe aumentare gli investimenti” spiega l’Ocse.
Secondo l’organizzazione parigina, gli investimenti lordi, che nel 2014 sono calati del 2,7% su base annua, cresceranno dello 0,1% nel 2015 e del 2% nel 2016. Inoltre, un contributo a una crescita più forte arriverà anche dalla “rivitalizzazione prevista per il mercato dell’export italiano”, con un +1,7% nel 2014, +2,7% nel 2015 e +4,6% nel 2016 per le esportazioni lorde, e rispettivamente +0,1%, +0,2% e +0,5% per quelle nette. Resterà invece limitata la ripresa dei consumi privati, che cresceranno dello 0,3% nel 2015 e dello 0,5% nel 2016. L’insieme della domanda interna, che quest’anno è calata dello 0,4%, sarà stabile nel 2015 e crescerà dello 0,6% nel 2016.
Il debito pubblico dell’Italia, invece, continuerà a crescere nei prossimi due anni, passando dal 130,6% del Pil nel 2014 al 132,8% nel 2016 e al 133,5% nel 2016 e secondo l’Ocse il livello elevato del debito “costituisce una vulnerabilità significativa” per il nostro Paese.
Per quanto riguarda la disoccupazione, comincerà a diminuire nel 2016, pur restando a livelli elevati, mentre gli aumenti dei salari sembrano destinati a rimanere modesti.