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Santiago per tutti, guida al cammino per disabili

Una guida per affrontare il cammino di Santiago, nonostante le disabilità

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Santiago De Compostela

Viaggiare è una delle esperienze più belle che si possano fare. Tuttavia, qualche volta, proprio perché la vita ci pone davanti a situazioni difficili come quelle che possono scaturire da disabilità, viaggiare diventa complicato. Non più un piacere ma quasi una sofferenza che in alcuni casi non trova rimedio e, quindi, tutto ciò che si può fare è evitare di partire.

C’è da dire, però, che ormai per fortuna sempre più spesso si mettono in pratica tentativi anche ben riusciti di facilitare la vita a quelle persone per cui di base così facile non è. Basta creare le infrastrutture giuste, basta far girare le informazioni utili per mettere anche una persona con disabilità nella condizione di non dover accorgersi dei limiti o almeno, più realisticamente, nella condizione di poterli oltrepassare con il sorriso sulla bocca.

È il caso, per esempio, della prima guida europea al Cammino di Santiago. Tutti lo vogliono fare prima o poi, tanti lo fanno ed oggi anche le persone con disabilità potranno cimentarsi più serenamente in questa impresa.

Santiago per tutti, dunque, grazie alla nuova guida scritta per Terre di Mezzo Editore da Pietro Scidurlo, fondatore di Free Wheels, che, d’altra parte, il cammino sulla sedia a rotelle l’ha percorso tutto già due volte, insieme a Luciano Calegari, autore di guide sullo stesso Cammino.

“Al termine del mio secondo viaggio – scrive nell’introduzione Pietro Scidurlo – ho maturato l’idea di una guida che si rivolgesse alle persone disabili, con le informazioni necessarie a vivere quell’esperienza per me straordinaria”

Una guida pensata per persone con disabilità motoria o sensoriale, ma anche per le famiglie con bambini piccoli, malati, dializzati e anziani. Una guida per affrontare il cosiddetto Cammino Francese, il percorso più noto, che conduce da Saint Jean Pied de Port a Santiago e quindi a Finisterre.

Santiago per tutti è la prima guida europea che dà indicazioni su tre differenti percorsi – quello tradizionale, su asfalto e misto – e sulle strutture ricettive con l’indicazione dell’effettiva accessibilità.

Nell’introduzione alla guida, gli autori scrivono: “Si tratta di percorrere quasi mille chilometri su strade asfaltate, su sterrati e talvolta su veri e propri sentieri. Abbiamo quindi constato che molti tratti del cammino sono impraticabili con gli ausili comunemente usati per la deambulazione. Che fare dunque? Rinunciare al cammino? Naturalmente no: abbiamo cercato di individuare tracciati alternativi ogni volta che il cammino segnato con le frecce gialle non ci è sembrato adatto alle carrozzine. Con lo stesso sguardo abbiamo visitato le strutture ricettive, per verificarne l’accessibilità”.

Ora tutto quello che loro hanno imparato e sperimentato sulle proprie spalle è materia a disposizioni di tutti.

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