Gwyneth Paltrow è finita alla gogna su twitter perché ha postato le sue foto da “una settimana da povera”. Non era la protagonista su un set di un nuovo film, ma era la “Gwyneth” reale che postava le foto dei cibi acquistati con i “food stamps” ovvero i sussidi alimentari per le famiglie americane che vivono di welfare.
L’attrice ha accettato la sfida superata anche da altre celebrità come Hugh Jackman, Sophia Bush e Ben Affleck e ha pubblicato le foto con il contenuto del suo carrello della spesa. C’è dentro: fagioli, uova, riso integrale, piselli surgelati, ma anche un mazzetto di coriandolo, quattro frutti di lime, un peperoncino piccante.
Le scelte dell’attrice si sono poste, però, in contro tendenza con il messaggio dell’iniziativa che vorrebbe invece dimostrare che i veri poveri con lo stesso budget fanno la fame. Il programma, infatti, si chiama SNAP, Supplemental Nutrition Assistance Program e prevede un tetto massimo di “buoni pasto” concesso alle famiglie bisognose di 29 dollari alla settimana per persona. Ad usufruirne sono soprattutto anziani, persone disabili, bambini, due terzi dei quali vivono con solo un genitore, di solito la madre.
La Paltrow è arrivata allo SNAP su invito del top chef Mario Batali e non è riuscita a smentire la sua fama di celebrità odiata da molti. I suoi acquisti, infatti, hanno suscitato un’unica riflessione: sembrano destinati a mettere in tavola piatti “esotici”, ma sono sufficienti ad arrivare alla fine della settimana senza sentire i morsi della fame?
Tuttavia, è proprio per questa ragione che i “food stamps” sono andati a scomodare l’attrice. Il programma SNAP, infatti, è a sua volta finito nel mirino del partito repubblicano quando un deputato del Missouri ha chiesto di proibire che gli aiuti pubblici per la spesa siano usati per comprare pesce o bistecche, mentre il governatore del Wisconsin vuole imporre il test antidroga prima di concedere il sussidio ai poveri che ne fanno richiesta.