Un altro caso di ebola in Italia. Un infermiere, che ha prestato servizio per Emergency in Sierra Leone, è risultato infatti positivo al test eseguito l’altro pomeriggio presso il centro “Lazzaro Spallanzani” di Roma.
L’infermiere si trova in Sardegna: il campione del suo sangue è stato fatto arrivare a Roma, dove è giunto nella tarda mattinata, secondo quanto rende noto il ministero della Salute.
L’uomo, dopo aver lavorato nel Centro di cura dei malati di ebola in Sierra Leone, era arrivato in Sardegna lo scorso 8 maggio e, in base a quanto previsto dai protocolli del Ministero della Salute e di Emergency, aveva auto-monitorato le proprie condizioni di salute, finché ha manifestato i primi sintomi della malattia nella tarda serata di domenica scorsa, quando ha subito applicato le procedure per l’isolamento.
Da Emergency hanno fatto sapere che l’infermiere è comunque “in buone condizioni generali” e “verrà trasferito a breve all’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma per essere sottoposto al trattamento medico con un volo in alto bio-contenimento”.
L’organizzazione di Gino Strada ha, inoltre, ricordato che il virus ebola è contagioso solo dopo l’insorgenza dei sintomi e che viene trasmesso esclusivamente attraverso il contatto diretto con fluidi corporei.
La fortuna è stata che l’infermiere “effettuava regolarmente l’automonitoraggio delle proprie condizioni e questo ha permesso di intervenire tempestivamente per evitare un possibile contagio”.