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Bergamo, un capolavoro nel Nord Italia

Bergamo, una città da visitare a dispetto degli stereotipi su un Nord tutto grigio. La Città dei Mille riserva davvero un gran numero di attrattive architettoniche e non solo

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Bergamo

Era il lontano 1861 quando, dopo anni di lotte e battaglie dominate da movimenti culturali, politici e sociali, i nostri antenati riuscirono a regalarci un’Italia unita. Prima un regno, poi una democrazia. In mezzo tante storie e dopo un percorso fatto anche di rivalità e competizioni, perché di fatto l’Italia politicamente unita ha sempre mantenuto due centri d’attenzione sotto il profilo socio culturale e sotto il profilo economico: il Nord e il Sud.

Nord e Sud, in Italia, non sono, purtroppo, solo due coordinate geografiche ma sono due stili di vita, due visioni del mondo e due approcci spesso agli antipodi. Stereotipi ben sedimentati vorrebbero un Nord ricco con al suo interno regioni che da sole trascinano il PIL di tutta la nazione, luoghi dove è l’economia a farla da padrona e buone opportunità in contrapposizione a un Sud povero di risorse economiche e violentato nelle sue ricchezze e opportunità da mafia, malavita e mentalità che ostacolano il progresso, un Sud, però, che ha dalla sua infinite ed uniche bellezze naturali e paesaggistiche: mari puliti, spiagge da sogno, sole sempre splendente e “cielo sempre più blu”, montagne mozzafiato e lacrime, per farla breve, all’arrivo e alla partenza.

Gli stereotipi, però, si sa, esistono anche per essere decostruiti con le esperienze e le mie, per esempio, mi hanno permesso di capire che la contrapposizione è meno estrema di come spesso viene presentata. Non sto certo a dire che le regioni del Sud godono di una buona economia, ma di certo godono anche esse di buone opportunità e di voglia e coraggio da parte soprattutto delle giovani generazioni di coglierle per fare della loro Terra un posto migliore in cui vivere una vita piena. È anche vero che, dall’altro lato, il Nord non è solo fabbriche e uffici, produzione di soldi ed efficienza sotto cieli grigi e in un’atmosfera avvolta dalla nebbia. Anche il Nord sa regalare immagini di bellezza che impressionano e, più genericamente, emozionano tanti italiani e tanti viaggiatori da ogni parte del mondo.

Decostruiamo, quindi, gli stereotipi a partire da quello che ci impone di pensare al Nord come un posto grigio. Sono stata a Bergamo, per esempio, e i miei occhi hanno visto tanti colori fuorché il grigio. Ve ne racconto qualcuno, partendo dalle basi.

Bergamo è la città capoluogo dell’omonima provincia che si trova in Lombardia. La sua caratteristica più famosa e anche quella per cui si rende più gradevole ed apprezzabile è la divisione – e ci risiamo! – della città in due parti distinte ed effettivamente molto diverse tra loro: la città bassa che, nonostante vanti origini antiche e conservi scorci di borghi storici, appare più moderna grazie, o si potrebbe anche dire a causa, di recenti interventi di urbanizzazione; la città alta che, come intuibile dal nome si trova fisicamente collocata su un’altitudine, ed ha un centro storico cinto da mura e viste sui monti circostanti mozzafiato.

La Città dei Mille, come viene chiamata per via del cospicuo numero di volontari bergamaschi che prese parte alla spedizione dei Mille, appunto, guidata da Giuseppe Garibaldi contro l’esercito borbonico nel Regno delle Due Sicilie durante il Risorgimento, è un piccolo gioiello italiano a cui vale la pena dedicare almeno un giorno per visitarla. La città, infatti, non è molto grande, ma riserva davvero numerose attrattive che possono essere esaurite anche in un giorno solo, purché sia intenso.

Un po’ come la contrapposizione tra Nord e Sud, anche per Bergamo ci ritroviamo a fare discriminazioni tra la parte alta e la parte bassa della città, entrambe belle e da visitare ma, a seconda del tempo che si ha a disposizione, si rende necessario fare una “classifica” e inevitabilmente è la città alta ad avere la meglio. In poche parole, se avete a disposizione un solo giorno per visitare Bergamo, è preferibile cominciare a scoprire la città lombarda a partire dal suo borgo sul cucuzzolo. Se c’è tempo, poi, anche la città bassa merita qualche attenzione ma, se tempo non ce n’è, aver visitato la città alta vi varrà comunque la spunta su Bergamo nella vostra lista delle città da visitare.

Bergamo Bassa

Partiamo, quindi, dalla città alta che si può raggiungere molto banalmente in macchina fino a un certo punto, ma “se c’è una cosa che è immorale, è la banalità”, quindi passiamo alle altre due opzioni. Da Bergamo Bassa si può raggiungere Bergamo alta, percorrendo deliziose stradine e viuzze la cui unica nota stonata è il fatto che vi costringere a camminare in salita: d’altronde è in alto che stiamo andando. Se avete muscoli e voglia di camminare, questa opzione è preferibile, perché passo dopo passo potrete ammirare già i primi scorci di un capolavoro medioevale e la natura circostanza che comincia ad aprire squarci sulle vicine Alpi. Se, invece, siete più pigri o magari se semplicemente è estate e il caldo vi impedisce di essere al massimo delle vostre forze, la secondo opzione parimenti suggestiva per raggiungere la città alta è la funicolare, un mezzo di trasporto così poco diffuso da essere esso stesso già una particolarità. Con una pendenza del 50%, la funicolare percorre un tragitto di 240 metri in poco più di cinque minuti. Arrivati a destinazione, 80 metri più in alto, si può finalmente iniziare a godere delle bellezze della città.

Ci siamo, siamo arrivati in città alta. Facciamo in fretta per non perderci nulla, ma neanche troppo perché dobbiamo restare su almeno fino al tramonto, che è spettacolare per i colori che offre e per i paesaggi su cui si posa.

Bergamo Alta

La parte più conosciuta e frequentata di Bergamo Alta è Piazza Vecchia, dove è possibile ammirare la fontana Contarini in cui, se il caldo è opprimente, si può anche approfittare per una fugace rinfrescata; il Palazzo della Regione, la Torre Civica – detta anche Campanone, su cui vale la pena salire. Pagando una quota veramente minima, si potrà arrivare fin su in cima con un ascensore oppure attraverso le scale: da lì la prima vista su Bergamo e dintorni mozzafiato. Il campanone, inoltre, ancora oggi, tutti i giorni alle 22 scocca 100 colpi, quelli che in passato annunciavano la chiusura notturna dei portoni delle mura venete. Tutti intorno alla Piazza Vecchia, poi, ci sono altri imponenti palazzi come quello dell’università e, invece, sul lato opposto al Palazzo della Ragione, il grande edificio bianco del Palazzo Nuovo che ospita la Biblioteca Angelo Mai.

Attraversando degli archi, al di là del palazzo della Ragione si trovano il Duomo, la cappella Colleoni dell’architetto Giovanni Antonio Amadeo che contiene al suo interno i monumenti funebri al condottiero Bartolomeo Colleoni e a sua figlia Medea, il Battistero eretto da Giovanni da Campione e la basilica di Santa Maria Maggiore coi suoi bei portali laterali nord e sud, sempre realizzata da Giovanni da Campione. Quest’ultima chiesa, vale la pena di ricordarlo, ospita la tomba del musicista Gaetano Donizetti. Tutti questi luoghi sacri elencati meritano una visita all’interno, perché contengono arte e segni di tutte le civiltà e dominazioni che nel tempo si sono susseguite. Via Colleoni, inoltre, nota anche come Corsaröla, collega Piazza Vecchia a Piazza della Cittadella ed è il cuore di città alta.

In Piazza della Cittadella, invece, si trovano diversi musei e la fontana del Lantro, situata presso la chiesa di San Lorenzo ed altre architetture religiose, come la chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, che conserva gli affreschi risalenti al 1525 con Scene della vita di Maria di Lorenzo Lotto.

Altri posti da non perdere poi sono Via Pignolo Alta, la strada scelta dagli aristocratici durante il dominio veneziano per edificare i palazzi nobiliari che ancora oggi ornano la salita, con i loro portici, cortili e giardini raffinatissimi come il settecentesco Palazzo Bonomi, il Palazzo Daina, Palazzo Albani-Bonomi e Palazzo Grataroli-Marenzi, in stile rinascimentale; il Sentierone ovvero un viale alberato edificato nel 1620 dai mercanti bergamaschi per fini commerciali ed oggi luogo di passeggio cittadino lungo il quale è anche possibile giocare un po’ a fare gli intellettuali con la meridiana; le Mura Venete, costruite sotto il dominio veneziano e mai usate per scopi difensivi.

Se siete anche a favore del turismo enogastronomico, a Bergamo, oltre la scontata polenta, potrete deliziare il vostro palato con una serie di piatti tutt’altro che leggeri a base di burro e formaggi super calorici. I casoncelli sono sicuramente un primo piatto da non perdere e la polenta taragna una delle tante varianti del piatto più tipico di tutto il Nord Italia.