Il Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Vincenzo Spadafora, ha premiato oggi, presso la sede del Senato, il cantante Marco Mengoni.
Perché? Perché i giovani credono in lui, si fidano di lui, quindi ne seguono gli insegnamenti, apprezzano le sue battaglie e ammirano soprattutto la sua capacità di comunicare, attraverso i suoi brani e le dichiarazioni rilasciate in varie occasioni, la forza della fragilità e delle diversità.
La premiazione è avvenuta in occasione della presentazione della Relazione al Parlamento dell’Autorità Garante proprio per tutti i motivi sopra elencati.
Le cose sono andate così. Il Garante ha commissionato un sondaggio a Blog Meter con il quale i giovani hanno avuto la possibilità di esprimere un giudizio su una rosa di settantacinque personaggi scelti tra quelli più seguiti dagli adolescenti, per popolarità, reputazione e capacità di coinvolgere online.
Da questo sondaggio, Marco Mengoni è uscito vincitore, al primo posto con un livello di popolarità tale da indurre il Presidente del Senato, Pietro Grasso, presente alla premiazione che “se lo candidassero alle elezioni rischierebbe di vincere”. E chissà che non sarebbe una buona cosa.
Spadafora, da parte sua, ha voluto sottolineare “la stima professionale, la simpatia, la carica umana e sociale delle sue canzoni”. Si tratta, in effetti, di brani nei quali il cantautore cerca di far passare messaggi positivi sui diritti civili, messaggi contro la violenza e invita a non avere paura delle differenze.
Non è un caso, d’altronde, che Marco Mengoni per il suo video di “Esseri umani” – titolo già da solo significativo – abbia scelto di usare la lingua dei segni.
“Mengoni – ha concluso Spadafora – è un simbolo e un punto di riferimento per molti ragazzi, anche perché ha utilizzato la sua popolarità in modo responsabile”.