Home Arte PAN, in mostra “Dettagli e Orme” di Chicca Regalino

PAN, in mostra “Dettagli e Orme” di Chicca Regalino

Con la mostra “Dettagli e Orme” l'artista intende far riflettere sulle nostre radici, memorie, tracce, sentimenti ed emozioni, con tutte le implicazioni filosofiche che i temi trattati comportano

1750
CONDIVIDI

Sarà inaugurata giovedì 9 febbraio alle ore 17.00 nel Foyer del PAN di Napoli la mostra dal titolo: “Dettagli e Orme”. Organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, la mostra sarà visitabile fino al 21 Febbraio 201. Si tratta di dodici opere dell’artista Chicca Regalino  le cui matrici pittoriche sono immedesimate con la sua esperienza umana e con l’ambiente intorno e la fruizione è consentita solo a chi ha presente la  sua  vita esistenziale e creativa. L’ artista con “Dettagli e Orme” titolo della mostra presentata da Angelo Trimarco intende far riflettere sulle nostre radici, memorie, tracce, sentimenti ed emozioni, con tutte le implicazioni filosofiche che i temi trattati comportano.

 I lavori realizzati con sfumature e graffi cromatici e lo sfondo nero che occupa la maggior parte delle superfici dei supporti, riescono a rappresentare la fragilità della condizione di transizione, immanente alla nostra natura umana, spaziando dal figurativismo, action ed atmosfere espressionistiche, attraverso continui rimandi al surrealismo post-moderno e all’iper-realismo. “Ho sempre lavorato con la figura umana– spiega Regalino- e la sua rappresentazione, ma questa volta ho rielaborato le esperienze passate alla luce di una nuova sensibilità. Questo modo di dipingere ha per me una grande immediatezza emotiva”. Usando e indagando molteplici e differenti linguaggi visivi: illustrazione, animazione, comunicazione, grafica, l’artista, che vive e lavora a Salerno, non poteva trascurare il disegno e la pittura. Il percorso espositivo, che si presenta come una vera e propria riflessione per presentare la varietà della commedia umana attraverso le debolezze, le speranze, le sofferenze di tutti noi, soprattutto sulla condizione della donna in questo secolo, inizia dall’analisi della realtà, in particolare dalla figura umana da cui i ritratti di piccole dimensioni come verosimiglianza fisica e psicologica. La raffigurazione subisce un decentramento e una mutilazione.

Le mani, in particolare le dita delle mani, i piedi e l’alluce diventano il fil rouge attorno al quale l’artista “annoda” il suo discorso. I dettagli di parti del corpo diventano nelle opere, dei totem, perdendo la loro qualità realistica, riuscendo a segnare inevitabilmente la distanza tra rappresentazione e figurativo. “L’orma, in quanto traccia, impronta e sintomo- scrive Trimarco- come sa l’artista, è trasalimento e allarme del reale e, insieme, della costellazione della pittura”. Attraverso le proprie istanze stilistiche e concettuali, Regalino con i suoi lavori ritrova il sangue, la violazione, la ferita stessa per poi allontanarsi e prendere le distanze recuperando un’identità storica. La sua pittura in definitiva si sviluppa in una liturgia dipinta come una via di meditazione che esige un’affermazione di vita. I movimenti dell’anima prodotti dall’amore, dall’odio, dalla lotta politica sono cose che riguardano l’artista moderno per il quale anima e pensiero sono tutt’uno nell’opera, come lo sono nella storia, nella morale e nella religione.”

Vernissage Giovedì 9 Febbraio 2017 ore 17,00

 PAN, Spazio Foyer, Via dei Mille 60 Napoli

 La mostra sarà visitabile fino al 21 Febbraio 2017