La terra è tornata a tremare negli ultimi giorni nell’Italia Centrale facendo registrare una sequenza sismica che ha superato complessivamente il numero di 47.600 scosse dal 24 agosto 2016 ad oggi. Rispetto alla giornata di ieri 19 gennaio non si sono registrati eventi di magnitudo maggiore o uguale di 4.0, mentre sono stati una decina i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) prevalentemente nell’area a sud tra le province dell’Aquila e Rieti.
Dal 18 gennaio, la sequenza è molto attiva tra le province de L’Aquila (Montereale, Pizzoli, Capitignano, Campotosto, Cagnano Amiterno) e Rieti (Amatrice): in questa zona l’INGV ha localizzato a oggi complessivamente quasi 600 eventi sismici di magnitudo maggiore o uguale di 2 e salgono a circa 70 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 rispetto a ieri mentre rimangono invariati i 7 eventi di magnitudo compresa tra 4 e 5 e i 4 di magnitudo maggiore o uguale a 5.
E proprio il terremoto congiunto a bufere di neve ha provocato una slavina che ha sepolto l’Hotel Rigopiano di Farindola, in provincia di Pescara, causando trenta dispersi. Al momento sono stati recuperati i corpi di tre vittime ma ce ne sarebbe una quarta, il cui cadavere non è stato ancora estratto. Una situazione resa ancora più difficile dalle temperature salite al di sopra degli 0 gradi che hanno provocato un appesantimento della neve rendendo più difficoltose le operazioni di soccorso. Finora sono dieci i sopravvissuti tra cui quattro bambini.
Intanto il premier Paolo Gentiloni in un’intervista al Tg1 dichiara: “Oggi abbiamo fatto l’urgentissimo” con lo stanziamento di 30 milioni per “le richieste pervenute in questi due giorni, soprattutto per la pulizia delle strade. E’ chiaro che servirà ben altro. Quattro miliardi sono stati già stanziati: serviranno altri miliardi per l’emergenza e la ricostruzione”.