Ancora una volta ad essere sotto i riflettori è quel territorio martoriato ricadente tra le province di Napoli e Caserta e tristemente noto con l’appellativo di “terra dei fuochi”. A riportarlo agli onori della cronaca stamattina ci ha pensato il Nucleo Tributario della Guardia di Finanza che, in una complessa operazione a carico di un importante gruppo imprenditoriale, ha proceduto al sequestro di immobili, terreni, conti correnti e automezzi per un ammontare del valore di 200 milioni di euro.
Il sequestro patrimoniale eseguito dalla Guardia di Finanza di Napoli è scattato a carico degli imprenditori Pellini di Acerra, in provincia di Napoli, operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti; l’operazione denominata “Carosello ultimo atto“, ha portato al sequestro di beni che costituirebbero il frutto di una serie di condotte delittuose che contemplano, con l’avvelenamento di acque e terreni attraverso lo sversamento di rifiuti pericolosi, il reato di disastro ambientale.
Secondo la Guardia di Finanza, così come riporta IlMattino.it, i fratelli Salvatore, Cuono e Giovanni Pellini avrebbero operato illecitamente sversando i rifiuti liquidi direttamente nel bacino dei Regi Lagni in provincia di Caserta mentre i rifiuti solidi, compresi quelli ad alta pericolosità, venivano interrati in diversi poderi a destinazione agricola.
Il sequestro messo in atto nella mattinata odierna ha visto la apposizione dei sigilli a 250 fabbricati, tre aeromobili, 50 tra automezzi e autoveicoli industriali, 68 terreni e 49 rapporti bancari il tutto per un valore che si aggira intorno agli oltre 200 milioni di euro.