Era il 7 dicembre 2002 quando dal Van Gogh Museum di Amsterdam venivano rubati due dipinti di Vincent Van Gogh, Paesaggio marino a Scheveningen del 1882 e Una congregazione che esce dalla Chiesa Riformata di Nuenen del 1884/85, lasciando nello sgomento e nell’incredulità il personale del Museo.
I ladri fuggirono calandosi con una corda dalla finestra rotta ma vennero arrestati un po’ di tempo dopo. Condannati al carcere e al risarcimento del danno i due malfattori negarono le loro colpe senza collaborare per il ritrovamento dei dipinti, di cui si erano nel frattempo disfatti.

Trascorsero 4 anni da quel funesto giorno per l’arte mondiale senza avere più notizie dei due capolavori, fino al 27 settembre 2016 quando le due tele vennero clamorosamente recuperate dalla Guardia di Finanza nel corso di un’operazione contro una banda di narcotrafficanti internazionale. Erano nascoste in un panno vicino la cucina di una casa di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, riconducibile a un latitante di un clan camorristico.
“Una vittoria dell’arte ma anche della legalità!” è quanto hanno ribadito le diverse personalità italiane e olandesi intervenute nella mattinata di ieri 6 febbraio al Museo e Real Bosco di Capodimonte, a Napoli, nel corso della cerimonia di consegna delle due tele da parte delle autorità italiane a quelle olandesi. I dipinti saranno esposti a partire da oggi 7 febbraio per tre settimane al secondo piano del Museo accanto alla sala di Caravaggio, prima del loro rientro in Olanda.
Un gesto di speranza e di riscatto per una città assillata da tanta criminalità ma che vede le forze dell’ordine operare quotidianamente in favore del bene e in questo caso in nome dell’arte.

“Non sfugge che le opere d’arte rappresentano sempre più un bene rifugio anche per la criminalità che le utilizza come strumenti di investimento ovvero come mezzi di pagamento o di garanzia nelle transazioni tra organizzazioni criminali – ha dichiarato Giorgio Toschi Comandante Generale della Guardia di Finanza -. Per questa ragione le opere d’arte necessitano di una tutela rafforzata”. “Si è trattato – ha aggiunto – di un’attività condotta con straordinaria professionalità ed eccezionale impegno da tutto il personale che si è adoperato nelle investigazioni sotto l’autorevole direzione della Procura della Repubblica di Napoli. Infine non posso fare a meno di sottolineare che, in questa speciale occasione, l’orgoglio di un comandante è amplificato dalla soddisfazione di aver contribuito a rilanciare in Europa e nel mondo intero l’immagine di Napoli quale città capace di proteggere e promuovere i valori della legalità.“

“La Regione Campania ha voluto finanziare e sostenere l’allestimento e la promozione di questa speciale esposizione a Capodimonte – ha sottolineato il Presidente della Giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca – perché essa rappresenta, allo stesso tempo, un evento culturale di livello mondiale e un segnale profondo di civiltà e legalità. È l’occasione per valorizzare la ricca collezione di questo meraviglioso museo insieme alle due importanti opere di Vincent van Gogh, restituite al mondo. È un omaggio a due capolavori che si temeva perduti per sempre, ma è anche il pubblico riconoscimento dell’azione di quegli uomini che si sono caparbiamente impegnati a ritrovarli. Diremo che la Campania non è solo terra di camorra, ma anche di legalità e d’arte, è un grande segnale di riscatto.”

La Marina di Scheveningen è l’unico esemplare del Van Gogh Museum risalente al soggiorno dell’artista a l’Aia (1881-1883), dunque una delle sue prime prove pittoriche dopo due anni dedicati esclusivamente al disegno, ed è inoltre una delle due sole vedute marine dipinte dall’artista in quel periodo.
Scheveningen è una località frequentata dai paesaggisti olandesi, resa celebre dal monumentale Panorama cilindrico eseguito da Mesdag nel 1881 e noto a Van Gogh che nella sua tela cattura con drammatica sintesi l’atmosfera tesa che prelude lo scoppio di una tempesta, con le onde increspate del mare e le raffiche di vento che spazzano vorticosamente la spiaggia.

La Congregazione che esce dalla Chiesa Riformata di Nuenen, unico dipinto del museo olandese a conservare il suo originario telaio, è un’opera di dolente e intima dimensione del ricordo e degli affetti familiari. Eseguita per la madre all’inizio del 1884, la tela mostra infatti la chiesa del villaggio di Nuenen dove il padre di Van Gogh era stato pastore. Nel 1885, dopo la morte di questi, il pittore ha modificato il dipinto aggiungendo il gruppo di fedeli in primo piano, in sostituzione di una precedente figura isolata di contadino, e foglie brune sugli alberi per restituire un clima più autunnale.
Tutti insieme dunque per una battaglia che si può e si deve vincere!
Sono intervenuti
Sylvain Bellenger Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte
Axel Rüger Direttore del Museo Van Gogh di Amsterdam
Vincenzo De Luca Presidente della Regione Campania
Antimo Cesaro Sottosegretario di Stato ai beni e alle attività culturali e al turismo
Joep Wijnands Ambasciatore del Regno dei Paesi Bassi a Roma
Sander Bersee Direttore generale Cultura e Media del Ministero dell’Istruzione Cultura e Scienza dei Paesi Bassi
Luigi Riello Procuratore Generale di Napoli
Giovanni Colangelo Procuratore della Repubblica di Napoli
Herman Bolhaar Capo della Procura olandese
Gen. C.A. Giorgio Toschi Comandante Generale della Guardia di Finanza
Gen. B. Gianluigi D’Alfonso Comandante Provinciale della Guardia di Finanza
Pieter-Jaap Aalbersberg Capo della Polizia di Amsterdam
Il Museo e Real Bosco di Capodimonte è aperto tutti i giorni tranne il mercoledì dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso alle 18.30).
Informazioni:
tel. 800 600 601
tel. +39 06 39 96 76 50 dai cellulari e dall’estero
www.museocapodimonte.beniculturali.it
www.scabec.it
www.vangoghmuseum.nl