Sono passati appena sei giorni da quella mattina in cui la mano armata di alcuni banditi ha esploso tre colpi di pistola all’indirizzo della vetrina della pasticceria Poppella. Un atto intimidatorio, si è detto, messo in pratica tra la folla composta perlopiù da bambini che si recavano a scuola accompagnati dalle loro mamme.
Tre proiettili che hanno infranto la vetrina della storica pasticceria del Rione Sanità ma che nei fatti hanno colpito un simbolo di quel rione, risvegliando la sensibilità di tutti i napoletani, dai più grandi ai più piccoli.
La pasticceria Poppella ha quasi 100 anni. Aperta nel 1920 è rinomata anche oltreoceano per il suo “Fiocco di neve”, un bignè di pasta brioche farcita con una crema a base di latte di pecora e panna. E’ la dimostrazione che anche se la territorialità è difficile, si può emergere, ci si può far conoscere nel mondo per cose buone. Letteralmente.
Dopo l’agguato, Ciro Scognamillo, titolare della storica pasticceria Poppella, era devastato e demoralizzato. “Non me lo dovevano fare, sto male”, aveva dichiarato nell’immediatezza, lasciando trapelare tutto lo scoraggiamento di un uomo che ci mette, in quel che fa, in quel che ha ereditato dai nonni, tutta la passione di cui è capace.
La risposta della Napoli vera non si è fatta attendere. Oltre agli attestati di solidarietà che hanno invaso i social, è stato organizzato un flash mob ed anche i piccoli alunni del Rione Sanità hanno presidiato l’ingresso del locale, esponendo uno striscione su cui si poteva leggere “Ai proiettili preferisco i fiocchi di neve”.
Adesso non sappiamo se sia stato questo ad aver ispirato Ciro Scognamillo ma siamo certi che in sé tutta questa manifestazione di solidarietà ha contribuito sostanzialmente a far sì che, passato lo scoramento iniziale, si rimettesse a lavoro.
E così Ciro “Poppella” ha deciso di reagire e di “rispondere al fuoco” nell’unico modo in cui sa fare: creando un dolce. Aveva visto la sua vetrina devastata, i suoi dolci profanati dal piombo dei banditi e proprio partendo da quelle immagini che gli sono rimaste impresse nel cuore, il maestro pasticciere di terza generazione ha dato vita al “Proiettile Babà”.
“Uno dei colpi che hanno sparato – spiega Ciro Poppella – ha colpito uno dei babà esposti. Da qui, colta l’ispirazione ed anche per superare il momento di sconforto, mi sono dedicato a questa nuova creazione. E’ stato il mio modo di reagire”.
”Il proiettile babà – continua Ciro – è farcito con la crema del nostro Fiocco ed è rivestito con una colata di cioccolata fondente e bianca, a simulare bossolo e punta”.
Anche sulla pagina Facebook ha voluto spiegare le ragioni della nuova creazione, ringraziando, inoltre, tutti quelli che gli sono stati solidali in questi giorni: “Alla violenza rispondiamo con la dolcezza, con il Proiettile Babà, ringraziando tutti, dagli abitanti dello storico e nobile quartiere Sanità ai rappresentanti delle istituzioni, dai colleghi a tutti quelli che, da ogni parte del mondo, ci hanno sostenuto”.
Questa nuova specialità arricchirà, quindi, le vetrine di Poppella. E oltre al gusto del cioccolato e della crema, avrà il sapore squisito della voglia di resistere e quello dolce dell’antiviolenza.